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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ancona 1905, Marinelli choc: «Me ne vado e lascio tutto ai tifosi»

Secondo Marinelli a gestire la società dovrebbero restare i tifosi, cioè Sosteniamolancona mentre lui resterebbe come traghettatore mantenendo una posizione di distacco, cioè parteciperebbe finanziariamente ma senza ruoli amministrativi

«Io me ne vado senza alcun tipo di ripensamento, fiero di quello che ho fatto ed è giusto che adesso il Comune se la veda con i cittadini e i tifosi biancorossi. Qui con questo Comune non si può fare calcio da imprenditore per cui è giusto che mi allontani». Così Andrea Marinelli sfoga tutta la sua frustrazione al termine della gara Ancona - L’Aquila e dà l’annuncio choc. Marinelli molla tutto. E adesso chi dirigerà la società? «Sicuramente Sosteniamolancona perché non ci sono alternative, non posso darla a qualche bandito» di ce proprio lui. Ma Sosteniamolancona ha le carte per fare, seppur sportiva, imprenditoria? «Non potranno farne a meno. Sono soci dell’Ancona, lo hanno voluto essere e gioco forza sarà loro compito portare avanti l’Ancona».

Poi prosegue il presidente, parlando in terza persona, che punta il dito solo ed esclcusivamente contro l'amministrazione comunale. «Andrea Marinelli va in pensione perché é giusto così. Magari ne parleremo meglio dopo la festa dei 110 anni dell’Ancona però è giusto che mi faccia da parte ed è giusto che siano gli stessi tifosi a risolvere le magagne che il Comune in questi 15 anni mi ha creato, dei nemici dichiarati di questa società biancorossa che esistono da 110 anni. Questa è un’amministrazione che ha solo pensato a derubarmi, ma così ha derubato l’intera società biancorossa, annichilendo 110 anni di storia. Io me ne vado. Ma adesso diamo merito a Marcaccio, Tasso e Cornacchini per quello che hanno fatto  che mi hanno dato perché mi hanno fatto felice e reso orgoglioso,facendo arrivare la squadra 6° al primo anno da professionista. Evidentemente anche Andrea Marinelli ha saputo fare qualcosa di buono nel calcio». 

A questo punto Marinelli resterebbe, come traghettatore, mantenendo una posizione di distacco. Tradotto: seppur lanciando la poltrona di presidente, parteciperebbe finanziariamente alla società. «Ho un rapporto d’onore - spiega - Chiaramente non li posso abbandonare così, darò un sostanzioso contributo, ma a livello amministrativo e dirigenziale non voglio sapere più niente».

Ma Marinelli lascia un piccolissimo spiraglio aperto quando dice: «5 anni fa quando ho preso l’Ancona, lo sbaglio che ho fatto è stato quello di non aver imposto determinati paletti al mio ingresso, cosa che non ho fatto per via del mio carattere. Se forse un giorno ci saranno certe cose che chiedo, magari potrò rientrare a fare calcio in maniera seria da imprenditore. Cioè quello che era il mio obiettivo dall’inizio. Se non si può fare calcio da imprenditore non ha senso».

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