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"Postcrossing" , la community che riscopre le (care vecchie) cartoline

Dopo aver creato un account accompagnato da un indirizzo postale, il sistema estrarrà casualmente un profilo a cui il postcrosser spedirà fisicamente la cartolina,

Nell’epoca delle email, dei social e di una comunicazione super veloce, c’è ancora chi si scambia cartoline, meglio se con sconosciuti dall’altra parte del mondo. Parliamo dei membri del Postcrossing, una comunità globale di persone che comunicano tra loro condividendo immagini e foto stampate su cartoline. Nato nel luglio del 2005 da un’idea del portoghese Paulo Magalães, il progetto ha avuto un successo inaspettato, tanto da raggiungere oggi 740mila iscritti sparsi in 217 nazioni, con oltre 48 milioni di cartoline scambiate. Il Postcrossing si presenta come una perfetta sintesi di vecchi e nuovi stili di interscambio in un mondo che si muove troppo velocemente. Il funzionamento è semplice: ci si collega al sito www.postcrossing.com e dopo aver creato un account accompagnato da un indirizzo postale, il sistema estrarrà casualmente un profilo a cui il postcrosser spedirà fisicamente la cartolina, contenente un codice identificativo. Quando questa arriverà al destinatario e la registrerà, si renderà idoneo a riceverne un’altra da un altro membro e il gioco è fatto.

Dal sito sarà poi possibile seguire la mappatura delle cartoline inviate e ricevute da tutti i membri. Il fenomeno è arrivato anche in Italia, che con 550mila cartoline spedite, si aggiudica il ventiduesimo posto nella classifica mondiale del sito Postcrossing. E’ bello sapere che c’è chi, anche grazie anche a questa community, continua ad affidare parole e pensieri a una cartolina scritta a mano, che girerà il mondo grazie alla cassetta postale. Protagonista indiscussa, e con una grande resilienza, la cassetta rossa di Poste Italiane è uno dei pezzi di storia e tradizione attaccata ai muri delle città. Nelle Marche sono 1357, di cui 398 solo ad Ancona, mentre sono 12 le cassette Smart in tutta la Regione, che offrono al cittadino informazioni su atmosfera e inquinamento in tempo reale. Se guardiamo indietro è davvero tanta la strada fatta dalle prime cassette, che altro non erano che delle feritoie nei muri esterni degli edifici, o cassette in legno con la chiave che si trovavano principalmente lungo le strade di grande viabilità. È solo nel 1862 con le Regie Poste che troviamo le prime cassette di impostazione uniformi: colori vivaci, come rosso, verde e giallo per essere facilmente riconoscibili e posizionate almeno a un metro e cinquanta dal suolo per evitare infiltrazioni d’acqua e manomissioni. I cambiamenti proseguono all’inizio del 1900 dalla scritta in nero “Poste Regie” su cassette in lamiera di ferro, all’aggiunta dei fasci littori e aquile imperiali nel ventennio fascista, al 1961 quando le cassette diventano come quelle di oggi: rosse e a due feritoie. 60 anni portati egregiamente e sempre al passo con i tempi, sono da sempre, e ancora oggi, il mezzo per inviare e ricevere parole, scambiarsi messaggi e saluti, veicolare speranze e attese. Ne sa qualcosa Monica Devidè di Fabriano, giovane amante del postcrossing.

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«Ne sono venuta a conoscenza leggendone sui social e incuriosita, mi sono iscritta al sito di postcrossing.com. Che piacevole scoperta- continua Monica – vedere che in tutto il mondo ci sono persone che come me, amano le cartoline. Fin da quando sono bambina ho questa passione: l’estate sbirciavo di continuo la cassetta delle lettere per vedere se gli amici in vacanza mi avessero scritto. Negli ultimi anni, purtroppo, questa emozione è venuta meno, perché preferiamo affidarci alla velocità della email. Invece grazie alla cassetta rossa sono riuscita a ricevere messaggi dalla California, dal Giappone e ho scritto addirittura in Australia». L’emozione di aprire la cassetta delle lettere per ricevere cartoline che hanno fatto kilometri e kilometri in un’era in cui si può raggiungere tutto e tutti con un clic, piccole schegge di personalità che si muovono per posta e interagiscono tra loro, messaggi che aprono bellissime finestre sul mondo a cui affacciarsi in punta di piedi ... ecco quello che i postcrosser provano e vogliono diffondere. 

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