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Umbertì è tornato, buona la prima per "L'ultimo Re di Ancona": in consiglio comunale torna l'ipotesi di una via a suo nome

Buona la prima per "Umbertì - l'ultimo Re di Ancona". Il docufilm, un mediometraggio di 40minuti, è stato proiettato all'Auditorium della Mole. Ideato da Tommaso "Tom Tattoo" Buglioni, con la regia di Gino Bove

ANCONA - Buona la prima per "Umbertì - l'ultimo Re di Ancona". Il docufilm, un mediometraggio di 40minuti, è stato proiettato ieri all'Auditorium della Mole. Ideato da Tommaso "Tom Tattoo" Buglioni, con la regia di Gino Bove, ha contribuito a raccogliere fondi di beneficenza per il Centro Papa Giovanni XXIII. 

Il film

Sorrisi, con gli istrionici ambulanti che hanno ricordato il clochard più famoso del capoluogo, e qualche lacrima specialmente di nostalgia per un'Ancona che non c'è più. Il film, patrocinato dalla Regione Marche (rappresentata da Carlo Ciccioli e Marco Ausili) e dal Comune di Ancona (rappresentato dal consigliere comunale Arnaldo Ippoliti e l'assessore alla cultura Anna Maria Bertini), è stato anticpato dalla presentazione del cast, coordinata da Luigi Brecciaroli (Radio Arancia). Al film hanno partecipato Fabrizio Redaelli, nei panni di Umbertì, Julia Moroni, i musicisti Rexanthony e Gianmarco Frasca, l'attore Dario Cassini, il fotografo Luigi Alberto Pucci, l'attore e doppiatore Luca Violini. Colonna sonora di Domenica Vernassa e Flavia Stoppa e Giordano Tittarelli. Sul palco è salita anche Rosina, la titolare dell'allora osteria che "ospitava" Umbertì tra una passeggiata e l'altra lungo il corso. Presente per un saluto anche il sindaco Daniele Silvetti. 

"Umbertì-l'ultimo Re di Ancona": il film di Tommaso Buglioni e Gino Bove

La strada

Dopo la proiezione, Carlo Ciccioli ha esplorato l'aspetto psicologico di Umbertì. Ippoliti ha rilanciato la possibilità di una via o una piazza da intitolare all'amato clochard. La mozione proposta da Ancona Protagonista è infatti già pronta e sarà discussa in uno dei prossimi consigli comunali. La richiesta è esplicita: "Affinché venga intitolato un luogo, una via o una piazza per custodire la memoria di Umberto (Umbertì) Ceccarini- si legge nel documento- la città non deve e non può dimenticare gli abitanti che, in qualche modo, le hanno permesso di caratterizzarsi. Umbertì, con i suoi modi, ha insegnato il valore e il dovere di aiutare chi ha più bisogno anche attraverso piccoli gesti come quello di donare una sigaretta. E' tornato, giustamente, attuale anche grazie a Tommaso Buglioni, che ne vuole ricordare la memoria attraverso il docufilm". 

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