rotate-mobile
Università

L'Università come in "Cold case": collaborazione con la polizia scientifica per le indagini 2.0

Università Politecnica e Polizia Scientifica insieme verso la nuova frontiera delle indagini. Competenze interdisciplinari che permetteranno di ricostruire l'esatta scena di un crimine anche a distanza di anni

ANCONA - Università Politecnica e Polizia Scientifica insieme verso la nuova frontiera delle indagini. Competenze interdisciplinari che, siglate in un protocollo già operativo e presentato oggi in Rettorato, permetteranno di ricostruire l'esatta scena di un crimine anche a distanza di anni e rilevare tracce, biologiche e non, senza contaminareil luogo. Sì, praticamente come in "Cold case". Il progetto, in collaborazione con il Centro Ricerche Carmelo, si sviluppa su quattro linee guida. Alla presentazione hanno partecipato il questore Cesare Capocasa; il vicequestore e dirigente della Polizia scinetifica Marche-Abruzzo, Massimiliano Olivieri, il Rettore della Politecnica Gian Luca Gregori, la direttrice del centro Carmelo Milena Martarelli e il professor Franco Dragoni, docente di intelligenza artificiale. 

Il fotosegnalamento 2.0

Elaborazioni grafiche permetteranno di agire su un volto ripreso da una videocamera, ad esempio di sorveglianza: tramite le reti neurali sarà possibile raccogliere una moltitudine di dati che, paragonati con le classiche foto segnaletiche (scattate solo frontalmente e di profilo) daranno la possibilità agli investigatori di risalire con precisione all'identità del soggetto: «Nelle foto segnaletiche classiche il soggetto è ripreso frontalmente e nel profilo destro- spiega il questore Cesare Capocasa- se sull'altro porofilo ha una cicatrice non viene rilevata. Con questa tecnologia, invece, ricaviamo anche quel tipo di particolare ed è un passo avanti che si fa dopo decenni».

Dattiloscopia 2.0

Le garanzie di riconoscimento si ottengono non solo con più quantità di dati rilevati, ma anche con la migliore qualità. Vengono introdotte anche modalità di riscontro automatico dell'impronta, basati proprio sulla ricostruzione da intelligenza artificiale. 

Analisi dei comportamenti violenti

Tramite una ripresa sarà possibile elaborare l'immagine e riconoscere sequenze video dalle quali sarà possibile anticipare una possibile escalation di violenza. 

Mappatura degli scenari 

La scena del crimine viene mappata tridimensionalmente e, anche a distanza di anni, sarà possibile studiarla senza intervenire materialmente sulle tracce e riducendo la possibilità di inquinamento delle prove. 

Ricerca, ma anche formazione. Il protocollo ha fatto da base a numerose tesi di laurea e ha fatto da trampolino di lancio al Dottorato in Ingegneria dell'Informazione tenuto dall'ingegner Paolo Contardo. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'Università come in "Cold case": collaborazione con la polizia scientifica per le indagini 2.0

AnconaToday è in caricamento