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Scuola Loreto

«Difendere il made in Italy dalla carne sintetica delle multinazionali», Coldiretti in cattedra all'Einstein Nebbia

La presidente Francesca Gironi illustrerà i progetti di Coldiretti che in questi anni è entrata nelle scuole coinvolgendo oltre 7mila alunni delle scuole elementari e medie

È attraverso una corretta alimentazione che si può perseguire oltre al proprio benessere personale anche quello del pianeta attraverso la tutela delle biodiversità e delle produzioni di qualità. Sono questi gli argomenti che Francesca Gironi, presidente di Coldiretti Donne Impresa Marche, affronterà lunedì 17 ottobre all’Iss Einstein Nebbia di Loreto davanti agli studenti delle classi 5^ in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione istituita dalla Fao. Dalle 10.30 la presidente Gironi illustrerà i progetti di Coldiretti che in questi anni è entrata nelle scuole coinvolgendo oltre 7mila alunni delle scuole elementari e medie per far crescere consumatori attivi e consapevoli fin dall’infanzia.

«Conoscere – spiega la presidente Gironi – significa difendersi da campagne marketing travestite di ecologismo che tendono a nascondere i colossali interessi commerciali e speculativi in ballo per esaltare invece il mito della maggior sostenibilità rispetto alle tradizionali attività di allevamento e pesca. Significa proteggere salute e ed economia del territorio dall’attacco delle multinazionali che vorrebbero, per il prossimo futuro, carne sintetica, cibi in provetta e sistemi di etichettatura poco chiari quando chiaramente fuorvianti rispetto alla vera salubrità degli alimenti».

È il caso del nutriscore, sistema di etichettatura a semaforo che alcuni Paesi applicano su diversi alimenti sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale ma senza tenere conto delle quantità con il risultato di “bocciare” olio extravergine di oliva e formaggi e, allo stesso tempo, dare il verde a prodotti artificiali sugar free di cui, in alcuni casi, non è nota neanche la ricetta. Ma educare all’alimentazione è importante anche per la salute delle nuove generazioni. Oltre il 45% dei marchigiani, secondo uno studio Coldiretti su dati Istat, ha problemi di peso. Gli obesi sono aumentati di quasi il 15% tra il 2020 e il 2021. Tra questi ci sono anche bambini. L’Istituto Superiore di Sanità ha calcolato che più del 30% dei piccoli marchigiani tra gli 8 e i 9 anni ha problemi di peso (9% obesi). Colpa della sedentarietà ma anche di un’alimentazione sballata: il 25% non svolge alcuna attività fisica e addirittura l’8% salta la colazione mattutina. «Noi crediamo – conclude la presidente Gironi – che la Dieta Mediterranea, Patrimonio Unesco, per secoli elisir di lunga vita come dimostrano le aspettative di vita degli italiani rispetto al resto del mondo, sia un modello da sposare ed esportare». 

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