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Form, il viaggio musicale è partito da Jesi con tutta la potenza di Beethoven

La più celebre Sinfonia del compositore emoziona il Pergolesi al concerto d’apertura della stagione. Applausi per il direttore Rath e la giovanissima violoncellista Piccotti. Si bissa a Fabriano, Macerata e Ancona

JESI - Brahms, Haydn, Beethoven. È un’Austria potente e sentita quella che i viaggiatori-spettatori hanno incontrato per la prima tappa di Geografie Musicali, il titolo della Stagione Sinfonica 2024 dell’Orchestra Filarmonica delle Marche, al via ieri sera al Teatro Pergolesi di Jesi. Un viaggio nel tempo e nello spazio che nei prossimi otto concerti toccherà anche la Russia, la Germania, la Mitteleuropa da Mozart a Schumann, da Chopin a Schubert. Ieri sera, dunque, il concerto di apertura diretto dall’energico maestro ungherese György Györiványi Ráth. Brahms (variazioni su un tema di Haydn in si bemolle maggiore, Op. 56a, per orchestra) per riscaldare il pubblico prima del Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in do maggiore con la giovanissima Erica Piccotti, talentuosa classe ’99 dalla coinvolgente carica espressiva, a suo agio sia che si trovi sotto i riflettori dei teatri (dopo le Marche la sua agenda prevede impegni con la Malta Philharmonic Orchestra, oltre a numerosi recital a Milano, Roma e altre città in Italia e all’estero), sia immortalata dalle telecamere Rai con Stefano Bollani a Via dei Matti, nel ricevere il premio “Young Artist of the Year” 2020 agli International Classical Music Awards o al cospetto dell’allora Presidente Napolitano che nel 2014 le ha conferito l’onorificenza di Alfiere della Repubblica Italiana. Applausi, bis, applausi e l’invito ai lettori a non perdersi le sue prossime imminenti apparizioni marchigiane: già stasera a al Gentile di Fabriano (ore 17), martedì 16 al Lauro Rossi di Macerata (ore 21) e mercoledì 17 al Teatro delle Muse di Ancona (ore 21).

Concerti che si chiuderanno con una Quinta di Beethoven da brividi, probabilmente la più celebre Sinfonia del grande compositore con la sua apertura che emoziona ormai oltre 2 secoli e ottimamente interpretata dai musicisti della Form. Detto dei prossimi impegni, la Form sarà ancora a Jesi il prossimo 21 gennaio (ore 17) con Mosca-San Pietroburgo, tappa russa del viaggio tra Borodin, Rachmaninov e Čajkovskij, diretta da Manlio Benzi con Gianluca Luisi al pianoforte. La programmazione 2024 prevede la presenza di altri direttori come lo spagnolo Jordi Bernàcer, gli italiani Carlo Rizzi, Umberto Benedetti Michelangeli e il pianista Michele Campanella, che ha allargato i suoi orizzonti alla direzione d’orchestra e alla saggistica. Tornano sul podio alcuni direttori con cui l’Orchestra Filarmonica Marchigiana ha un rapporto consolidato: Alessandro Bonato, Manlio Benzi, Diego Ceretta, Luigi Piovano. A loro si affiancano i più giovani Aram Khacheh, Emanuele Bizzarri e Pietro Consoloni. In cartellone figurano giovani talenti solisti come il clarinettista italiano Kevin Spagnolo, vincitore del Primo Premio del prestigioso concorso di Ginevra e la violinista So Young Lee, seconda classificata al Concorso Violinistico Internazionale Postacchini 2023 (primo premio non assegnato) e musicisti di grande richiamo: per la prima volta i prestigiosi pianisti Andrea Lucchesini e Boris Petrušanskij e la voce di Cristina Zavalloni. Ritornano sul palco il violinista Stefan Milenkovic, il chitarrista Eugenio Della Chiara e il bandoneonista Richard Galliano, che presenta in prima assoluta la nuova composizione Passaggio, concerto per violino, arpa e orchestra, opera commissionata proprio dalla Form. Per la stagione 2024, voluta dal CdA Form che si è insediato lo scorso giugno e firmata dal consulente artistico Vincenzo De Vivo, sono aperti gli abbonamenti nei teatri di Ancona, Fabriano, Jesi, Macerata e San Severino Marche. Concerti sono previsti anche a Osimo, Chiaravalle, Fano, Senigallia, Fermo e Pesaro.

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