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Cronaca Ponterosso / Via Luigi Ruggeri

Ritorsioni e vessazioni sessuali, inchiesta alla Direzione Territoriale del Lavoro

Sotto accusa un funzionario che avrebbe instaurato un regime del terrore nei confronti dei suoi dipendenti, fatto di quotidiane minacce, ritorsioni e anche vessazione di tipo sessuale verso le colleghe donne

In quasi tre anni di attività avrebbe gettato nel terrore l’ufficio della Dirigenza Territoriale del Lavoro di Ancona. Avrebbe abusato del suo ruolo di funzionario mettendo in atto vessazioni nei confronti dei suoi subordinati, alcuni dei quali costretti a rivolgersi a psicologi e neurologi per le precarie condizioni psico - fisiche dettate dallo stress. Il funzionario avrebbe instaurato un regime autoritario fatto di quotidiane minacce, come quella di applicare sanzioni disciplinari, come ritorsione per chi non si fosse piegato al suo volere. E poi interrogatori non previsti dalla prassi amministrava, fino anche a vessazioni di carattere sessuale sulle dipendenti, quali apprezzamenti volgari, strane foto scattate senza il consenso delle interessate. E ancora domande scabrose sulle loro abitudini sessuali e, in alcuni casi anche veri e propri contatti fisici. Un caso finito all’attenzione di molti. Delle rappresentanze sindacali locali, come anche del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Ma soprattutto il funzionario è finito del mirino della Squadra Mobile della Polizia di Ancona che, diretta dal capo Virgilio Russo, ha indagato per il reato di abuso d’ufficio (non è scontato che la Procura di Ancona possa rivedere le accuse).

Ma il funzionario in questione, arrivato negli uffici di via Ruggeri nel gennaio 2014, nel corso del tempo è riuscito non solo a minare la serenità delle persone, ma anche a distruggere il lavoro dell’ufficio. A denunciarlo sono anche alcune rappresentanze degli organi di parità del territorio che, in una lettera alla consigliera nazionale di parità presso il Ministero del Lavoro, scrivono come “le conseguenze dei due anni di dirigenza sono: un Ufficio modello (quello della DTL di Ancona) distrutto, con grave danno per l’Erario e per il buon nome della Pubblica Amministrazione. Molti professionisti che in precedenza avevano proficui contatti con l’Ufficio, negli ultimi anni hanno evitato di rivolgervisi. Un grave spreco di professionalità e competenze acquisite nel corso degli anni in conseguenza di demansionamenti e non utilizzo delle figure a disposizione, senza giustificazioni organizzative ma come ritorsioni verso dipendenti non acquiescenti nei propri confronti”. Insomma il funzionario in questione avrebbe anche distrutto l’armonia lavorativa dell’ufficio, minando seriamente la produttività e il regolare funzionamento del servizio pubblico. Ed è proprio dalla denuncia di alcuni dipendenti esasperati che, in un primo momento, si è arrivati ad un’ispezione ministeriale ad Ancona, culminata con la sospensione per sei mesi del funzionario. Gli stessi dipendenti che, nel frattempo, si sono anche rivolti agli avvocati anconetani Laura Versace (a destraL'avvocato Paolo Sfrappini-2e Paolo Sfrappini (a L'avvocato Laura Versacesinistra), in vista di un eventuale procedimento penale. Fatto sta che il funzionario avrebbe fatto ricorso, tornando poco prima del termine di quei sei mesi. Ma di nuovo, sempre secondo una nuova denuncia degli organi di controllo territoriale, ostacolando il lavoro di quella che nel frattempo era diventata la facente funzione, riportando paura e ansia alla DTL di Ancona. In secondo momento ha preso il via anche l’indagine di Polizia da parte della squadra speciale della Mobile dorica, che ormai starebbe per chiudere il cerchio intorno ad una vicenda che profilerebbe anche danni alla Pubblica Amministrazione. Dunque non è escluso anche l’intervento dietro denuncia alla Corte dei Conti

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