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Cronaca Serra San Quirico

Francesco affetto da distrofia muscolare, il papà: «Disabili dimenticati, serve il vaccino»

Il figlio ha 21 anni, è sulla sedia a rotelle da quando ne ha 5 e da settembre non può uscire di casa. Troppo rischioso. Per lui il vaccino è solo un miraggio

Ultimi tra gli ultimi nel dramma dell'isolamento ai tempi del Coronavirus. E' il triste destino di molti disabili e dei familiari che li assistono, esclusi dalla tabella di marcia di somministrazione dei vaccini anti Covid-19. «Siamo dimenticati, nessnuo ha preso in considerazione il fatto che questi ragazzi devono tornare alla vita. Si parla tanto di soggetti fragili, ecco, loro più di altri sanno cos'è la fragilità ma le istituzioni lo hanno dimenticato». A lanciare il grido d'allarme è Massimiliano Venturi, il padre di Francesco, 21enne di Serra San Quirico affetto da distrofia muscolare di Duchenne, in carrozina da quando ha 5 anni. «Da settembre mio figlio è intrappolato in casa, non può uscire da mesi - prosegue il papà - e anche la nostra famiglia vive l'incubo dell'isolamento. Io ora sono in cassa integrazione Covid, mia figlia di 12 anni è tornata a scuola da poco dopo mesi di didattica a distanza e mia moglie si dedica 24 ore su 24 a Francesco. In famiglia limitiamo tutti gli spostamenti. Lo facciamo per tutelarlo. Ma cosa accadrà quando fra qualche settimana dovrò tornare a lavorare? E' un soggetto molto fragile e non possiamo permetterci di prendere neppure un raffreddore, figuriamoci il Covid». 

La famiglia Venturi vive a Serra San Quirico e da anni si batte per consentire al figlio e ai ragazzi come lui di vivere una vita vicina alla normalità: «Lui non muove un muscolo, utilizza solo le mani - continua il papà - e per lui quelle due mani sono la salvezza. Grazie alla sua grande passione per lo sport è entrato a far parte della squadra di hockey in carrozina dei Dolphins Ancona. Ha tanti interessi, sta scrivendo un libro di poesie e ha mille passioni. Uscire è troppo pericolo per lui. Mi sono rivolta anche alle autorità sanitarie di Serra San Quirico ma purtroppo anche loro navigano a vista e non sanno dirmi quando sarà disponibile il vaccino». 

Un dramma quello della disabilità che accomuna molte famiglie e che si è acuito ancor di più con l'emergenza sanitaria: «Poi c’è il problema del mancato vaccino ai caregivers - prosegue - ossia tutte quelle persone che si prendono cura dei ragazzi in carrozina. Se hanno predisposto l'antidoto per gli operatori sanitari perché non somministrarlo anche a chi ogni giorno si occupa di persone con problemi polmonari. I caregivers sono i muscoli che non hanno questi ragazzi, se isoliamo loro isoliamo anche i nostri disabili». 

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