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Cronaca

Documento virtuale, invalido per il treno ma ok per la multa: cronaca di un viaggio surreale

Una fermata, quella tra Roma Termini e Roma Tiburtina, è bastata a trasformare il viaggio in treno verso Ancona in un teatrino surreale. Ci sarebbe da ridere se non fosse che la 17enne si è vista staccare dal controllore una multa da 116 euro. Non aveva il biglietto? Sbagliato. Il nodo della questione era legato ai suoi dati personali, non buoni per dimostrare che era stata lei ad acquistare quel titolo di viaggio ma sufficientemente validi allo stesso capotreno per compilare il modulo della sanzione. 

Pochi giorni prima di pasqua la 17enne, insieme a un’amica e alla madre di quest’ultima, era salita a bordo del regionale in partenza da Roma Termini. Erano da poco passate le 18,30 e il treno, come da programma ha effettuato la prima fermata alla stazione di Roma Tiburtina dove si è palesato il controllore per chiedere i biglietti. La ragazza ha regolarmente esibito il titolo di viaggio, ma non è bastato. Il controllore ha chiesto anche il documento d’identità per verificare che quel biglietto fosse stato effettivamente acquistato da lei. Sorpresa dalla richiesta, la ragazza ha mostrato il documento d’identità che aveva sul proprio cellulare e il problema è esploso proprio a questo punto: il controllore non ha ritenuto valido l’esito della verifica e ha elevato una sanzione di 116 euro per la mancanza del titolo di viaggio. Una procedura discutibile, anche per il fatto che la ragazza non è stata fatta scendere per l’identificazione attraverso le forze dell’ordine come da prassi in caso di titolo non in regola. La multa è stata infatti compilata utilizzando proprio quei dati che la ragazza aveva esibito tramite cellulare. 
 

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