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Cronaca

Tagli al personale e mezzi fatiscenti, protesta dei Vigili del Fuoco sotto la Prefettura

Intorno a mezzogiorno, una delegazione del Co.Na.Po. è stata ricevuta dal Vicario del Prefetto che si è impegnato per far arrivare le istanze dei lavoratori fino alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Noi vigili del fuoco, per il governo siamo un’importante risorsa, ma lo stesso governo ci toglie risorse importanti”. Recita così lo striscione retto stamattina da circa 50 vigili del fuoco di tutta la provincia di Ancona, che hanno manifestato in piazza del Papa, davanti al palazzo della Prefettura. Il problema? Le riforme del Governo non contemplano il corpo dei pompieri all’interno del così detto “Comparto sicurezza” e così ecco i tagli al personale senza possibilità di rinnovo, con mezzi sempre più vecchi e un trattamento salariale dispari rispetto ad altre forze civili come ad esempio la Polizia. Una questione che AnconaToday aveva già trattato per lo specifico caso dei vigili del fuoco del distaccamento porto di Ancona. «Nelle Marche abbiamo problemi di sedi, di mezzi e di personale - ha detto Mirco Lucconi del sindacato Co.Na.Po. - L’età media di vigili del fuoco si attesta intorno tra i 45 e 54 anni e abbiamo bisogno di nuove risorse e giovani. E poi in tutta Italia mancano le risorse perché a livello nazionale non abbiamo il trattamento pensionistico e reddituale delle altre forze dell’ordine. Per noi il Comparto sicurezza non è stato mai approvato per cui noi siamo rimasti fuori. I mezzi sono deteriorati e ci troviamo troppo spesso a metterne fuori servizio qualcuno e chi ci rimette è il cittadino». 

Intorno a mezzogiorno, una delegazione del Co.Na.Po. è stata ricevuta dal Vicario del Prefetto che si è impegnato per far arrivare le istanze dei lavoratori fino alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dunque i vigili del fuoco chiedono l’equiparazione retributiva alle altre forze del Corpo Sicurezza e a livello locale chiedono più personale. Si pensi che solo ad Ancona si contano 28 unità in meno di quelle previste e un sottorganico di circa 100 pompieri a livello regionale. Ad Ancona in particolare il sindacato denuncia anche le criticità del sistema di “retraining” secondo cui i pompieri dovrebbero fare addestramento durante le ore di servizio o comunque prima, con la conseguenza che si sprecano risorse per il servizio. «Se fai addestramento in anticipo, poi quello inficia la qualità del lavoro in turno. Abbiamo chiesto per poter fare esercitazione fuori servizio per chi non riesce a farlo in altre circostanze» ha ribadito Lucconi.

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