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Cronaca

Si annoda una corda al collo e si lascia andare: vigile del fuoco trovato morto in casa

Sconvolti i familiari e i colleghi, anni fa fu premiato per un gesto eroico: salvò la vita ad una persona durante un'alluvione

Sono stati i parenti, preoccupati dal fatto che non rispondeva al cellulare, a dare l’allarme al 113. La scoperta è stata terribile. La polizia l’ha trovato in casa, ormai senza vita. Sopraffatto dallo sconforto e da un malessere così profondo da voler rinunciare a vivere, si è annodato una corda attorno al collo e si è lasciato andare. Una tragedia dettata dagli abissi inesplorabili della mente. Un dramma che ha gettato nella disperazione i familiari e i colleghi che gli volevano bene e nutrivano in lui «altissima stima e apprezzamento per le capacità operative e per le dote umane di sensibilità e disponibilità», come spiegheranno in una nota di dolore. 

E’ sotto choc la comunità anconetana per la morte del vigile del fuoco, padre di famiglia, che questa mattina ha deciso di farla finita nel suo appartamento. Non ha lasciato biglietti per spiegare il tragico gesto. Era entrato nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco della provincia di Ancona oltre vent’anni fa, ma negli ultimi mesi si era trasferito in un distaccamento della provincia di Piacenza per conseguire uno scatto di avanzamento professionale e diventare capo squadra. Da qualche giorno era a casa, in malattia. Nessuno poteva immaginare che il profondo malessere che ha scavato nel suo cuore e nella sua mente potesse portarlo a compiere il tragico gesto, proprio lui che aveva scelto il mestiere del pompiere per salvare vite umane, come nel 2006 quando con i colleghi fu insignito di una benemerenza da parte dell’Associazione nazionale vigili del fuoco per un gesto eroico: strappò alla morte una persona durante l’alluvione di Osimo, il 16 settembre 2006. 

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