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Cronaca

Rapina a Catania, la Squadra Mobile lo arresta ad Ancona

Dopo il colpo a ottobre 2015 si era rifugiato nelle Marche. L'ipotesi degli investigatori è che volesse tentare colpi anche in zona. Figlio d'arte: il padre già arrestato a gennaio

A ottobre aveva rapinato una gioielleria nel centro di Catania. Armi in pugno e fuga in scooter dopo aver arraffato bracciali in oro per il valore di 12mila euro. Poi aveva raggiunto le Marche, convinto di scampare all'arresto. Invece, no. La Squadra Mobile di Ancona ha arrestato ieri mattina (lunedì 9 gennaio) un 21enne sul quale pesava un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catania. Le indagini sulla rapina siciliana, condotte dalla Procura di Catania, lo avevano individuato quale responsabile, insieme ad altre 10 persone, di una serie di rapine a gioiellerie, ville, spesso picchiando e immobilizzando le proprie vittime, anche anziane. 

L'ipotesi degli investigatori anconetani è che nelle Marche, oltre a un luogo sicuro, il 21enne cercasse anche un luogo dove riprendere le sue incursioni criminali. L'operazione della Mobile è stata denominata On Friday. Stesso nome utilizzato lo scorso gennaio per l'arresto di quattro catanesi con l'accusa di aver rapinato due banche a Montemarciano e gli uffici postali di Jesi, Candia, Torrette e Montecosaro. Due degli arrestati di allora sono infatti padre e fratello del 21enne. “On Friday”, scaturiva dal fatto che i banditi colpivano gli obiettivi sempre di venerdi quando le casse degli istituti venivano rifornite.

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