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Cronaca

Colpi in banca, sgominata la banda dei "trasfertisti": quattro gli arresti

Quattro le persone arrestate ritenute responsabili della rapine avvenute dal 28 febbraio 2014 al 23 maggio 2014 in varie banche della provincia

La Polizia di Ancona ha eseguito nelle prime ore di venerdì mattina, arresti e perquisizioni, tra la provincia di Ancona e quella di Catania. L'operazione della Squadra Mobile ha permesso di smantellare una banda di rapinatori "trasfertisti" che dalla città etnea, effettuavano rapine seriali in tutto il territorio anconetano.

L'operazione, denominata "On Fridays", prende il nome dal curioso fatto che i rapinatori colpivano gli obiettivi sempre di venerdì, dopo l’orario di chiusura al pubblico (Verso le ore 14.00), quando le banche rifornivano con maggior denaro i bancomat in vista del fine settimane (Anche l'arresto dei 4 rapinatori è avvenuto di venerdì). Una volta all’interno i rapinatori intimavano a tutti di alzare le mani, aspettavano l’apertura temporizzata delle casseforti anche per più di un’ora e si impossessavano di somme di denaro molto elevate. Una vera e propria organizzazione composta da criminali esperti che, per effettuare le rapine utilizzavano taglierini, nascondendo i loro volti con passamontagna e parrucche. L'indagine è nata a seguito di due rapine in banca avvenute entrambe a Montemarciano, la prima nel febbraio del 2014 e la seconda nel maggio dello stesso anno, per un bottino complessivo di circa 300 mila euro.

I malviventi agivano in quattro, uno dei quali rimaneva fuori all’interno di una autovettura rubata, ad aspettare gli altri tre complici. In genere si occupava di questo lo stesso basista che abitava nella zona della Vallesina e che organizzava modalità, giorni delle rapine nonché si occupava di trovare un’idonea sistemazione alloggiativa per i compaesani venuti per l’occasione dalla Sicilia. Tutte le persone presenti in banca venivano spostate e rinchiuse in stanze vicine ai saloni delle banche o ai piani superiori, privati di cellulari e minacciati di non tentare di chiamare nessuno con nessun altro mezzo. Una volta compiuta la rapina i malviventi raggiungevano il quarto complice che li aspettava fuori dall’istituto e, a bordo di un’autovettura rubata, raggiungevano un 1-12-7veicolo “pulito”, parcheggiato a qualche isolato di distanza dalla banca. In genere dopo la rapina i malviventi tornavano in Sicilia dopo aver diviso il bottino, mentre il basista tornava indisturbato nella propria abitazione nella Vallesina. Dopo circa due anni di investigazioni, gli agenti sono riusciti a raccogliere tutto il bagaglio probatorio che ha permesso al GIP di emettere nelle ultime ore quattro ordinanze cautelari da scontare in carcere nei confronti di S.S, classe '61 residente ad Ostra ma nato a Catania, B.A., classe '87, nato a Catania ma residente a Mascialucia, D.V.A., classe '66, nato e residente a Catania e T.V., classe '77, nato e residente a Catania.

L’operazione è collegata con l’indagine conclusa nell’ottobre del 2014, sempre ad opera della Sezione Criminalità Organizzata che aveva portato al fermo di 4 persone, anche in quel caso siciliane, ritenute responsabili di rapine tentate e consumate nell’autunno 2014, ai danni di Uffici Postali di Jesi e Candia, nonché di Torrette e Montecosaro.

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