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Cronaca

Chiamata choc alla polizia: «Adesso ammazzo il primo che mi passa davanti». A processo

Protagonista un 24enne, trovato ubriaco in piazza della Repubblica. All'arrivo delle volanti ha danneggiato l'auto di servizio minacciando gli agenti: «Siete già dei morti che camminano».

ANCONA – Esagera con il bere poi si attacca al cellulare per chiamare la polizia. «Adesso ammazzo il primo che mi passa davanti». Localizzata la chiamata era stato individuato anche chi l'aveva fatta: un rumeno, di 24 anni. Una pattuglia delle volanti era arrivata sul posto, in piazza della Repubblica, trovando il giovane ubriaco perso. Mentre gli agenti, erano in tre quella notte, cercavano di calmarlo e farsi dare il documento di identità per identificarlo lui avrebbe inasprito i toni danneggiando la vettura di servizio che ha preso a pugni sul tettino. L'episodio risale al 13 ottobre del 2019 e il rumeno è finito a processo per danneggiamento e minaccia aggravata a pubblico ufficiale.

Dopo aver preso a pugni la volante infatti aveva continuato le minacce, rivolte ai poliziotti. «Avete visto a Trieste gli sbirri morti? - aveva urlato, alludendo alla sparatoria avvenuta il 3 ottobre del 2019, in questura, dove morirono due agenti, uccisi da un rapinatore che avevano fermato -. Attenzione alle vostre pistole, siete già dei morti che camminano. Andate via o fate una brutta fine». Nel deliro totale avrebbe anche detto: «Vi pago io lo stipendio, mi posso comprare anche un avvocato. Davanti al giudice dirò che mi avete picchiato e insultato». La difesa, rappresentata dall'avvocato Elena Martini, oggi ha presentato richiesta di patteggiamento alla giudice Alessandra Alessandroni che ha rimandato l'udienza al prossimo 19 giugno per stabilire la pena.
 

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