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Cronaca

Iracheno in città con passaporto falso. «L’ho preso in Turchia, ho camminato 32 giorni per arrivare qui»

È un ingegnere e ha chiesto la protezione internazionale. Foto e generalità apposte su un documento originale ma non suo. Arrestato e rimesso subito libero

ANCONA - «Sono un ingegnere e il documento l’ho avuto in Turchia. In Italia poi sono arrivato camminando per 32 giorni». Così l’iracheno arrestato martedì dalla polizia, in zona stazione, ha spiegato ieri alla giudice Maria Elena Cola il possesso di un passaporto falso durante l’udienza di convalida. Gli agenti lo avevano fermato in via Dalmazia, durante un controllo del servizio “Alto impatto” disposto dal questore Cesare Capocasa è rivolto anche a stanare stranieri irregolari nel quartiere multietnico del Piano. L’iracheno, 34 anni, aveva apposto foto e generalità su un passaporto non suo, i numeri di serie non corrispondevano alla sua registrazione. I poliziotti se ne sono accorti approfondendo l’accertamento e arrestandolo per possesso e fabbricazione di documento di identificazione falso. La giudice ha convalidato l’arresto mettendolo subito libero con l’obbligo di firma. Il suo avvocato Luca Montanari ha chiesto i termini a difesa e l’udienza è stata aggiornata al 6 marzo. L'arrestato è un richiedete protezione internazionale. 

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