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Cronaca

“Gratta&Vinci”: anconetani virtuosi, spendono meno di tutti

Agicos ha stilato una classifica delle 103 provincie italiane per raccolta e spesa procapite: Ancona la meno "spendacciona" fra le province marchigiane classificate

Il “Gratta&Vinci” è una tentazione spesso irresistibile: un piccolo tagliando, magari dal costo di appena 5 euro, che può cambiare per sempre la vita di pochi, fortunatissimi vincitori.
Agicos ha stilato una classifica delle 103 provincie italiane per raccolta (quanti soldi la città spende in Lotterie istantanee) e spesa procapite (quanti soldi ogni cittadino spende in “grattini”).

Le città dove nel 2011 si sono superati i 500 mila euro sono Roma (787,5), Milano (544,8) e Napoli (539,0), mentre la spesa procapite più alta si è avuta a  concentrata tutta a sud dello Stivale: Brindisi (373 euro a persona), Foggia (325) e Trapani (321).
Con una spesa pro capite di “appena” 138 euro, Ancona è la 72esima città italiana a comprare i Gratta e Vinci, e la 49esima se consideriamo il dato raccolta, che nel 2011 è stato pari a 63,2 milioni di euro.
Ancona, dunque, si situa quasi nell’ultimo quarto come raccolta generale, e a metà come spesa procapite.

Leggendo il dato regionale, invece, gli aconetani sono i cittadini più virtuosi di tutte le Marche: rispetto agli ascolani, che spendono 168 euro a testa (totale raccolta 63,1), ai maceratesi, che “investono in fortuna” per un totale di 167 euro procapite ( e 51,5 come città), nonché ai pesaresi, che spendono ogni anno 154 euro e 55,7 come città intera.
 

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