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Cronaca Falconara Marittima

Niente sottopassaggio? Nessun problema: un nuovo ponte per raggiungere la spiaggia 

Difficoltà con la ristrutturazione del sottopasso di via Mameli e così spunta il piano B. Lo ha annunciato il sindaco Brandoni all'apertura del primo Forum sul Centro Storico

I soldi ci sono, la volontà pure per non parlare dell'esigenza. Tuttavia la strada per ristrutturare lo stretto sottopassaggio di via Mameli, il più disastrato tra i vari accessi alla spiaggia falconarese, è diventata in salita. Tanto da non escludere la resa. Tuttavia, soldi alla mano (il finanziamento di 500mila euro dell'Autorità Portuale), il Comune ha però già pronto il piano B. Se non si riuscirà a riqualificare il sottopasso, sarà realizzato un nuovo cavalcavia nelle vicinanze. Lo ha annunciato il sindaco Goffredo Brandoni all'apertura del Forum cittadino sul Centro Storico, iniziativa di partecipazione per arrivare alla variante urbanistica del centro città con le proposte di cittadini, imprenditori e associazioni. «Il sottopasso di via Mameli – ha rivelato il sindaco – è il più difficile perché è molto lungo e passa sotto un'abitazione. Serve molta cautela nell'intervenire. Alcuni studi tecnici hanno rinunciato all'incarico di fronte a queste problematiche ma ora siamo riusciti a dare un incarico. Ne sapremo di più tra 10 giorni. Se non si riuscirà? Abbiamo un secondo progetto già pronto: un nuovo cavalcavia alla fine del vialetto Marotta». Quest'ultimo sarà in ogni caso riqualificato e dotato, in zona piattaforma Bedetti (sottopasso di via Trento) di rastrelliere per biciclette e stalli per motorini, oggi parcheggiati alla rinfusa. Brandoni pone dunque la parola fine al dibattito tra chi avrebbe voluto abbattere la lunga passeggiata tra gli oleandri sulla Flaminia lato ferrovia per trasformarla in parcheggio e quanti invece ne prendevano le difese chiedendone la riqualificazione. 

Tra progetti e criticità, il sindaco ha toccato vari temi. E si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa. Come nel caso del maxi parcheggio alla stazione. «Tornando indietro lo riproporrei perché i posti auto al centro servono – ha detto – ci sono persone che preferiscono andare a prendere il treno a Jesi piuttosto che fermarsi qui. Il progetto è fallito perché diventato oggetto di campagna elettorale. La stessa Soprintendenza ha vincolato un edificio che non avrebbe meritato. Purtroppo la politica è entrata nel dibattito e questo ha ostacolato una realizzazione importante e necessaria». Per quanto riguarda i nuovi progetti è in dirittura d'arrivo quello sull'illuminazione pubblica. Si sta valutando una proposta per passare 3700 punti luce cittadini al led e passare da una bolletta di 740mila a 460mila euro l'anno. Già appaltati i lavori per la realizzazine della pista ciclabile tra il centro e Villanova, a breve termineranno i lavori all'ex Hotel Marisa dove l'Erap ha ricavato 10 case popolari. Con Erap è in piedi anche una trattativa per cedere alcuni alloggi nel complesso di via Roma, inizialmente pensati per ospitare disabili, e trasformarli in altri appartamenti di edilizia popolare. Via libera anche al centro giovanile in via IV Novembre. «Abbiamo avuto l'ok dalla Croce Gialla – ha spiegato Brandoni – e il prossimo mese iniziamo i lavori. Saranno riaperti anche i bagni pubblici. Il Centro? Se Falconara fosse rimasta quella di quando ero ragazzo avremmo agito diversamente ma già nel 1975, si legge in alcune pubblicazioni del Comune di allora, si parlava di "sviluppo caotico che non ha tenuto conto di verde e servizi"».

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