rotate-mobile
Cronaca

«Ci ha licenziato e ci deve dei soldi»: si vendicano danneggiando la facciata di un palazzo

Scoperti dalla polizia mentre con un'asta avevano aperto uno squarcio di tre metri sul cappotto termico dell'edificio in costruzione: i due giovani risponderanno del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose

ANCONA – Li hanno fermati mentre, con un’asta metallica utilizzata per i ponteggi, avevano provocato uno squarcio di tre metri sulla facciata di un edificio in rifacimento in zona Tavernelle. Dovranno rispondere del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose due ragazzi egiziani, di ventuno e ventiquattro anni, trovati dalla polizia - dopo aver raccolto una segnalazione - a danneggiare il cappotto termico esterno che era in fase di applicazione nel palazzo.

Giunti sul posto gli agenti hanno visto che nella parte esterna dello stabile erano in corso alcuni lavori ed hanno verificato i danni effettuati dai due giovani. La giustificazione fornita alla forze dell’ordine era legata ad un presunto credito che vantano nei confronti del titolare della ditta: licenziati dopo aver lavorato alle sue dipendenze per qualche mese, avevano agito in quel modo per spingere il titolare a saldare la somma in sospeso.

A seguito della denuncia ed all'esito dell'istruttoria condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura, in mattinata è stata emessa nei loro confronti una misura di prevenzione. Ad entrambi è stato infatti notificato il foglio di via: non potranno fare ritorno nel comune per un anno, pena la reclusione da sei a diciotto mesi ed una multa fino a 10mila euro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Ci ha licenziato e ci deve dei soldi»: si vendicano danneggiando la facciata di un palazzo

AnconaToday è in caricamento