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Cronaca

Delitto di Collemarino: il pm dispone analisi su pc, cellulari e tablet

I dispositivi al momento, sono a disposizione del nucleo operativo dei carabinieri di Ancona. Anche da lì, secondo la Procura, potrebbero emergere nuovi indizi sulla vicenda

Il pm Andrea Laurino ha chiesto accertamenti "unici e irripetibili" sui mezzi informatici di Luca Giustini, il papà di Collemarino che ha ucciso la figlioletta di appena 18 mesi. Dunque si scava nei cellulari, nel tablet e nel computer. Tutti hardware che, al momento, sono a disposizione del nucleo operativo dei carabinieri di Ancona. Anche da lì potrebbero emergere nuovi indizi sulla vicenda. Ad esempio battendo la pista dello spiritismo a cui Giustini aveva guardato nelle ultime settimane prima di uccidere Alessia, quando le voci avevano cominciato ad ossessionarlo. Cercava una spiegazione a quelle voci che gli parlavano, secondo gli appunti sequestrati dagli inquirenti, di un «Progetto divino da compiere». Sulla base del profilo facebook del 34enne di Collemarino è stato possibile vedere come, ultimamente, si fosse interessato all’occulto. Aveva messo «Mi piace» su due profili: un medium di un movimento spiritista brasiliano, esperto in psicografia, cioè la scrittura sotto dettatura delle voci dei morti e quella di un italiano che si dice capace di registrare le "voci degli spiriti" tramite un magnetofono. Forse stava cercando anche lui una risposta per quelle voci che, via via, erano diventate un martello pneumatico che batteva nella sua fragile mente. 

ANALISI. Un altro fronte su cui gli inquirenti stanno lavorando è quello delle sostanze. Tante le analisi a cui è stato sottoposto il 34enne macchinista di Trenitalia. In primis la gascromatografia (nota anche come GC), che serve per rilevare tracce di qualsiasi tipo di sostanze nel corpo. Un esame fatto utilizzando l’urina che i medici hanno prelevato il giorno stesso del delitto. Da lì si potranno avere delle indicazioni sul fatto che Giustini possa aver assunto sostanze di vario genere. 

INTERROGATORI. I carabinieri lavorano anche nella famiglia e negli ambienti che frequentava quel papà, conosciuto da tutti come una persona non solo amorevole, ma anche brillante e della spiccate doti professionali. I militari stanno cercando di parlare con quante più persone siano in grado di mettere a fuoco la vita di un uomo che, da un giorno all’altro, si è trasformanto.

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