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Cronaca

Perseguita la ex nonostante la condanna: così lo stalker è finito ai domiciliari

L'uomo avrebbe continuato con gli atti persecutori. Per questo la Corte di Appello di Ancona, con sentenza del 17 marzo, ha disposto a suo carico l’aggravamento della misura cautelare

 ANCONA – Maltrattamenti e lesioni: un 60enne anconetano finisce agli arresti domicliari. L'uomo si è visto aggravare la misura visto che nei suoi confronti pendeva un divieto di avvicinamento alla ex moglie e ai figli per i reati di maltrattamenti e lesioni. Il provvedimento cautelare scaturisce dai maltrattamenti e dalle aggressioni verbali e, talvolta fisiche, di cui l’uomo è ritenuto responsabile sin dal 2006, dopo la richiesta di separazione dalla moglie.

Dopo essere stato sottoposto nel maggio 2021 alla misura cautelare del divieto di avvicinamento verso i componenti della sua famiglia, l’indagato avrebbe continuato con gli atteggiamenti persecutori. Sms e telefonate minacciose avrebbero fatto piombare la donna in un abisso di paura. Così il 25 ottobre dello scorso anno, il tribunale lo ha condannato a due anni e sei mesi, confermando la misura cautelare del divieto di avvicinamento al quale era già sottoposto. Tuttavia, la procura di Ancona, ha esaminato la documentazione dalla quale risultava che l’imputato continuava nella sua azione persecutoria nei confronti della sua ex moglie, e ha richiesto l’aggravamento della misura cautelare. La Corte di Appello di Ancona, con sentenza del 17 marzo 2022, ha disposto a suo carico l’aggravamento della misura cautelare, sostituendola con quella degli arresti domiciliari. 

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