Classifica università italiane, Univpm sul podio per Medicina e Architettura
L'Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) ha presentato ufficialmente i risultati della Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) per il periodo 2011-2014
L’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) ha presentato ufficialmente i risultati della Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) per il periodo 2011-2014. L’evento si è tenuto oggi (martedì 21 febbraio) a Roma all’Auditorium Antonianum, con la partecipazione del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli. Nel quadriennio 2011-2014, oggetto dell’indagine, la situazione italiana migliora praticamente ovunque, anche se permangono le differenze geografiche che caratterizzano il nostro sistema universitario: le migliori università rimangono quelle settentrionali, lo si è visto nei dati aggregati per ateneo e lo confermano i dati disaggregati per area scientifica.
QUALITA’ DELLA RICERCA - La VQR mostra uno stato di salute buono della ricerca italiana e ciò vale in tutte le aree scientifiche. L’Università Politecnica delle Marche si posiziona nel podio per Medicina e Architettura: al 3° posto nell’area Scienze Mediche tra gli atenei di Medie dimensioni, dopo Milano Bicocca e Verona, con il +11% rispetto alla media (Tabella 1 Area 6 Scienze Mediche); siamo al 1° posto nell’area Architettura tra i piccoli atenei con il +35% rispetto alla media (Tabella 2 Area 8 Architettura).
DICHIARAZIONE - «Buona produttività e buona qualità della ricerca confermati dall’alto numero di prodotti di eccellenza presentati – afferma il Rettore Sauro Longhi. La Politecnica si conferma un’università che fonda le proprie azioni sulla ricerca e la sua valorizzazione, valori riconosciuti dalle diverse componenti sociali e produttive ed ora anche dall’Anvur e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Infatti il recente finanziamento pubblico del 2016 ci ha visti premiati con un incremento di 1,2 milioni di euro proprio per la qualità della nostra ricerca».