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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

«Troppi giovani morti in incidenti stradali e femminicidi elevati». Il procuratore generale Roberto Rossi traccia il bilancio annuale dell’attività giudiziaria

Anticipazioni in vista dell’inaugurazione dell’anno giudiziario che si terrà oggi a Palazzo di Giustizia

ANCONA - Il quadro generale relativo alla amministrazione della giustizia riferito alle Procure del Distretto presenta elementi positivi in riferimento ai dati sulla durata media dei procedimenti penali nella fase delle indagini preliminari, che in tutti gli Uffici requirenti risulta in diminuzione. Tra i reati che spiccano preoccupano ancora i femminicidi, quelli commessi dai minori e ci sono ancora troppi incidenti stradali dove a morire sono i giovani. In vista dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, che si terrà oggi al tribunale di ancona, in una cerimonia ancora ristretta per gli strascichi pandemici, il procuratore generale Roberto Rossi traccia un bilancio dell’attività 2022 svolta nel distretto regionale. Il nodo della mancanza di personale persiste ancora per l’anno appena concluso e viene definita «critica, sia in relazione alla percentuale di scopertura complessiva - che nelle Procure delle Marche supera il 21% - che con riferimento alle carenze relative soprattutto alle figure apicali di dirigenti e direttori».

Per quanto riguarda poi l'analisi dell'andamento delle singole tipologie di reato «non può non segnalarsi come il dato relativo ai femminicidi, alle violenze sessuali ed alle violenze di genere - dice Rossi - mostri sempre numeri insopportabilmente elevati per un Paese che voglia definirsi civile e culturalmente avanzato: e non può che rimarcarsi la determinazione e l'impegno che magistratura e forze dell'ordine pongono nella repressione di tali odiose forme di criminalità, pur nella consapevolezza che una tale battaglia non potrà mai combattersi e vincersi agendo solo sul piano della repressione penale». Altro dato sul quale occorre riflettere è quello del notevole numero di decessi dovuti a violazioni delle norme sulla circolazione stradale «ben 82 nell'anno in considerazione, fenomeno particolarmente drammatico anche perché sempre più spesso vede coinvolte persone di giovane, e talvolta giovanissima età, e che segnala la necessità di insistere quanto più possibile nella formazione ed educazione delle giovani generazioni al rispetto della propria e della altrui vita».

Anche li numero degli infortuni sul lavoro, compreso quelli mortali, «risulta sempre attestarsi su numeri elevati che non si riesce a ridurre; ed anche in tale settore la pure necessaria e puntuale opera di repressione del fenomeno in sede penale difficilmente potrà da sola invertire tale tendenza se ad essa non si accompagnerà una sempre più pregnante attività di prevenzione da effettuarsi attraverso l'impiego di adeguate risorse sia umane che finanziarie». Per quanto poi riguarda il mondo minorile, il cospicuo aumento dei reati commessi da soggetti minorenni e la gravità degli stessi «restituiscono un quadro inquietante del disagio giovanile - osserva il procuratore - e si registrano nel periodo un caso di omicidio volontario, 57 rapine, 18 estorsioni e 28 reati contro la libertà sessuale, nonché reati di pedofilia e pedopornografia». Un aspetto sul quale occorre porre sempre la massima attenzione, è quello relativo «ai rischi di infiltrazione nel territorio ad opera di associazioni criminali di stampo mafioso: sebbene non si rilevi nel Distretto la stabile presenza di organizzazioni di tale tipo, tuttavia vi sono segnali che impongono di tenere alta la guardia sul punto». La situazione carceraria, infine, appare «soddisfacente, sia in termini di strutture sia per l'assenza di fenomeni di sovraffollamento e questo - sostiene Rossi - aggiunto alla professionalità degli appartenenti al Corpo della Polizia penitenziaria, ha impedito che si riscontrassero criticità negli istituti penitenziari del Distretto».

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