Bandiere Blu: premiate Portonovo e Marina Dorica
Ancona fa di nuovo il bis. Dopo il lusinghiero risultato ottenuto lo scorso anno, anche per il 2012 Ancona ha conquistato la Bandiera blu per Portonovo e Marina Dorica
Ancona fa di nuovo il bis. Dopo il lusinghiero risultato ottenuto lo scorso anno, anche per il 2012 Ancona ha conquistato la Bandiera blu per Portonovo e Marina Dorica.
Nel corso della cerimonia che si è svolta questa mattina a Roma, organizzata dalla FEE, tra le 16 bandiere blu assegnate alle Marche, il sindaco Fiorello Gramillano si è visto consegnare l’ambita bandiera blu per Portonovo mentre parallelamente anche l’approdo di Marina Dorica veniva insignito del vessillo che garantisce la necessaria sostenibilità ambientale e tutta una serie di requisiti agli approdi più “meritevoli” in Italia.
Portonovo è stata interessata da un intervento di grande portata, come l’ampliamento e la riqualificazione del Lago Grande, la realizzazione di una nuova viabilità, con un nuovo sentiero esclusivamente pedonale e il nuovo tracciato della strada che era localizzata nei pressi del Lago Grande oltre alla realizzazione di 180 posti auto e ulteriori aree destinate ai motorini.
Implementato anche il verde grazie alla piantumazione di alberi e siepi, completati anche tutta una serie di nuovi impianti tecnologici costituiti da una nuova linea fognaria per lo smaltimento delle acque meteoriche, un nuovo impianto di illuminazione, una nuovo corso di adduzione dell' acqua e la predisposizione di una linea antincendio. Altri piccoli lavori interesseranno l’area nel retro dei ristoranti per rendere più decorosa la zona.
Istituita nel 1987, Anno Europeo per l’Ambiente, la Bandiera blu viene assegnata per qualità delle acque e delle coste, per i servizi presenti nelle spiagge, per le misure di sicurezza, e per una serie di requisiti ambientali. La baia di Portonovo l’aveva già ottenuta nel 2000, nel 2002, nel 2010 e nel 2011.
E torna dopo aver superato “esami” complessi: l’assegnazione infatti si basa su criteri molteplici, che vanno dalla qualità delle acque di balneazione (decretata dai prelievi eseguiti dall’Arpam) e dall’assenza di scarichi a mare (le acque reflue vengono convogliate nell’entroterra) ad una adeguata pianificazione e ad un volume edificato contenuto nell’arco degli ultimi dieci anni; dalla protezione della costa e dei fondali alla pulizia della spiaggia; dalla gestione dei rifiuti con differenziazione degli stessi ad una buona distribuzione dei servizi igienici; dalla presenza di parcheggi decentrati all’abbattimento di barriere architettoniche, dalla partecipazione di progetti comunitari alla certificazione delle strutture presenti sulla spiaggia ed altro ancora.