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Cronaca

Porto, avvio dei lavori per il nuovo posto di controllo frontaliero sanitario

Un intervento di trasformazione dell’esistente, che non consuma nuovo territorio, che sarà realizzato dall’Ati Elettro Stella srl-Mannocchi Luigino su una porzione di 830 metri quadrati dell’ex Tubimar

ANCONA – Un nuovo tassello nel percorso di trasformazione del porto di Ancona. Cominciano i lavori del nuovo Posto di controllo frontaliero sanitario, un edificio per i controlli sanitari di frontiera delle merci in importazione dai Paesi extra Ue, alimentari e non. La struttura, moderna e funzionale alle esigenze di uno scalo internazionale come quello di Ancona, il cui progetto è stato presentato oggi, è una riconversione di una porzione dell’ex Tubimar, alla Darsena Marche, e una razionalizzazione dei presidi sanitari attivi, oggi dislocati in tre sedi diverse nell’area portuale. Un intervento di trasformazione dell’esistente che non consuma nuovo territorio. 

I lavori vengono realizzati sulla base del bando di gara dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale per il quale sono state presentate 15 offerte e che è stato aggiudicato all’associazione temporanea d’impresa, formata dalle aziende marchigiane Elettro Stella srl e Mannocchi Luigino. La porzione dell’ex Tubimar destinata al presidio sanitario, per 830 metri quadrati, si trova sul lato sud-ovest del padiglione; la superficie complessiva sarà di 1.600 metri quadrati suddivisi su due piani. Il bando per l’adeguamento dello stabile, da realizzare sulla base del progetto redatto da dI.dA Ingegneri associati e dall’ingegner Fabrizio Nestore, è stato aggiudicato per un importo complessivo di 1.672.025 euro, con un risparmio in sede di offerta del 18.4%. Il quadro economico complessivo dell’opera ammonta a 2,4 milioni di euro. La durata del contratto di appalto è di 390 giorni. L’esigenza dell’intervento nasce dalle scelte strategiche elaborate dall’Autorità di sistema portuale in sintonia con le locali direzioni del ministero della Salute (Pif-Uvac Posto ispezione frontaliero-Ufficio veterinario per gli adempimenti comunitari e Usmaf-Ufficio di sanità marittimaaerea e di frontiera), Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza, Capitaneria di porto di Ancona e per organizzare, in maniera più efficiente, i controlli sanitari di frontiera sulle merci alimentari in importazione. Un traffico che sta diventando sempre più importante nel porto di Ancona, per renderlo ancora più efficiente.

L’obiettivo dell’intervento è creare, nel porto di Ancona, una nuova infrastruttura che sia collocata in una posizione adatta all’assetto operativo dello scalo commerciale, sia attuale che futuro, con le caratteristiche tecniche e le dotazioni più all’avanguardia previste dagli standard europei. Una struttura che, una volta ultimata, sarà fra le più moderne ed efficienti in Adriatico. Il progetto, ha spiegato il segretario generale dell’Autorità di sistema portuale, Matteo Paroli, prevede l’organizzazione del presidio sanitario in tre zone: una da destinare ai controlli dell’Usmaf-Ufficio di sanità marittima; due da utilizzare per i controlli del Pif-Uvac Posto ispezione frontaliero-Ufficio veterinario per gli adempimenti comunitari sulle merci alimentari, distinte in spazi per le merci alimentari, destinate al consumo da parte delle persone, e spazi per le merci non alimentari, non destinate al consumo umano.

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