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Elezioni Falconara, Baldassini presenta denunce e interrogazioni: «Possibile violazione della legge in materia di propaganda elettorale»

La denuncia del candidato sindaco Marco Baldassini che ha presentato un’interrogazione consiliare e ancora attende risposte.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Durante la campagna elettorale dello scorso maggio Marco Baldassini (allora candidato sindaco), accompagnato da alcuni suoi candidati consiglieri, ha presentato due denunce presso la tenenza dei Carabinieri di Falconara Marittima. La prima per la mancata rimozione o copertura dei manifesti elettorali affissi a pagamento nelle pubbliche affissioni nei 30 giorni antecedenti le votazioni e la seconda in merito al cavalletto della lista Direzioni Domani a sostengo del candidato sindaco Signorini posizionato nel parco Kennedy, «area non autorizzata come da delibera di giunta comunale, durante una festa chiaramente finalizzata alla propaganda elettorale» spiega in una nota. 

La nota stampa

«L’interrogazione urgente depositata il 10 luglio scorso dal consigliere comunale Baldassini, rappresentante la colazione che racchiude le liste Vola Falconara M.ma , Ancora Falconara M.ma e Riformisti per Falconara chiede risposte dal sindaco e specialmente dal Segretario Generale in merito alla regolarità dell’operato del gestore delle pubbliche affissioni. Nello specifico si chiede, in caso di accertata violazione, se sono state fatte le dovute segnalazioni al prefetto e soprattutto se sono state applicate dal segretario generale e dagli uffici competenti le dovute sanzioni. Proprio per non intercorrere in eventuali contestazioni per l’inadempienza del gestore delle pubbliche affissioni, la coalizione che sosteneva Baldassini sindaco aveva deciso di non esporre manifesti elettorali a pagamento a ridosso o in prossimità della scadenza dei 30 giorni antecedenti alle consultazioni amministrative, tant’è vero che in molti hanno notato la mancanza degli stessi. Siamo stati corretti ed attenti nel rispetto della legge e delle norme proprio perché crediamo nella trasparenza ed anticorruzione, uno dei nostri punti cardine della campagna elettorale . Intanto sono trascorsi i 30 giorni previsti da regolamento del consiglio comunale e l’amministrazione non ha ancora risposto all’interrogazione con la complicità, a questo punto ci verrebbe da sostenere, sia del Segretario Generale e sia dal “loro” presidente del consiglio comunale. Una risposta che potrebbe essere scomoda da dare per il proseguimento del loro governo cittadino, ma che sono “obbligati” a dare per non intercorrere in possibili denunce per inadempienza ed omissione atti d’ufficio. Il regolamento parla chiaro: se viene richiesta la risposta sia scritta che orale, quella scritta deve essere fornita al richiedente entro 30 giorni dal protocollo e non aspettare l’inserimento del punto all’ordine del giorno di un consiglio comunale; oltre a questa interrogazione, il Baldassini fa presente che anche per quanto riguarda quella riferita al PEE Raffineria in merito alla direzione del vento predominante e la costituzione a parte civile dell’ente non ha avuto risposta da oltre 5 mesi». 

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