rotate-mobile
Attualità

Il gran caldo rende il lavoro all'esterno pericoloso: i sindacati chiedono sicurezza

Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil  propongono degli accorgimenti come garantire ai lavoratori acqua e integratori di sali minerali; prevedere delle pause dove potersi refrigerare in zone d’ombra e orari di attività differenti

ANCONA- Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil  esprimono forte preoccupazione per la grande ondata di caldo che sta colpendo il Paese e la nostra regione, con temperature che, se guardiamo quelle percepite, superano anche i 40 gradi. E le previsioni dei prossimi giorni non fanno presagire a miglioramenti in tal senso. «È fondamentale che ci sia massima attenzione e sensibilizzazione sul tema affinché vengano garantite incolumità fisica e dignità del lavoro- affermano i sindacati in una nota congiunta-. In stagioni calde come questa, in cui si registrano elevati picchi di temperatura che rendono le condizioni di lavoro pericolose, specie per chi opera all’esterno, dobbiamo con forza e determinazione sancire il principio per il quale il profitto e i tempi stretti di consegna delle opere non debbano venire prima della vita delle persone! Chiediamo pertanto che le aziende del settore delle costruzioni prendano tutti gli accorgimenti necessari».

I sindacati propongono «innanzitutto di garantire ai lavoratori una congrua quantità di acqua e di integratori di sali minerali; prevedere delle pause dove potersi refrigerare in zone d’ombra o meglio ancora refrigerata; un orario di lavoro differente, prediligendo le ore in cui le temperature sono meno elevate e, laddove non possibile, richiedere la cassa integrazione che può essere già concessa oltre i 35 gradi di temperatura percepita. Nel territorio anconetano ci sono realtà che hanno preso iniziative di contrasto alle alte temperature cercando in ogni maniera di far prevalere la sicurezza; questo significa che se c’è la volontà di tutti gli attori, a cominciare dalle stazioni appaltanti, la soluzione è possibile trovarla e noi chiediamo che venga trovata». Nelle ultime due settimane si sono verificati due gravissimi incidenti sul lavoro, di cui uno purtroppo mortale nel cantiere di Amazon. «Quando le alte temperature si uniscono a stretti tempi di consegna e magari situazioni di rapporto di lavoro poco chiare, l’incidente è facilmente prevedibile- proseguono i sindacati-. È inutile ribadire poi che in questo settore ci sono lacune legislative che costringono le persone a   lavorare in età avanzata. Chiediamo quindi che anche le istituzioni facciano la loro parte. Ricostruzione, Pnrr e grandi opere sono delle opportunità per la comunità marchigiana, sfide che possiamo e dobbiamo cogliere, ma non vogliamo assolutamente che a farne le spese siano i lavoratori del settore delle costruzioni». 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il gran caldo rende il lavoro all'esterno pericoloso: i sindacati chiedono sicurezza

AnconaToday è in caricamento