Le Marche e la “Giornata della Terra”: «Solo un quinto dell’energia proviene da fonti rinnovabili»
Il presidente di Legambiente Marche Marco Ciarulli ha tracciato un bilancio post- Earth Day parlando di energia e sostenibilità
ANCONA- La “Giornata della Terra 2022”, celebrata ieri (22 aprile), è stata l’occasione anche nelle Marche per tracciare un bilancio sulle questioni legate all’energia, alla sostenibilità, all’efficientamento energetico e allo sviluppo di fonti rinnovabili. Marco Ciarulli, presidente di Legambiente Marche, ha toccato tutte queste tematiche partendo naturalmente dalle varie iniziative che si sono susseguite:
«La Giornata della Terra, anche in questa edizione 2022, è stata super celebrata e super attenzionata. Soprattutto per i più piccoli le iniziative sono state tante, organizzate da istituzioni, associazioni e privati. La sostenibilità è un tema attuale trattato, peraltro, molto bene a livello comunicativo. La differenza dobbiamo farla nella sostanza, cambiare marcia, non è tutto oro quel che luccica e la febbre del pianeta va considerata piuttosto alta».
Guardando all’ambito regionale i temi d’attualità sono quelli consueti: «Dobbiamo rivolgere il nostro sguardo alla questione energetica, all’efficientamento, allo sviluppo dei consumi e delle fonti rinnovabili. Nelle Marche i 4/5 di fonti che utilizziamo sono fossili, solo 1/5 arriva da fonti rinnovabili come i pannelli fotovoltaici. Dobbiamo dar fiducia ad altre situazioni simili, creare comunità energetiche all’interno delle città e dei centri abitati. A livello di raccolta differenziata si lavora bene, si potrebbe però investire di più sulla prevenzione. Il primo scopo da perseguire? Un’agricoltura sempre più di qualità, le nostre campagne sono un’eccellenza».