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«Onore a te, esempio di anconetanità», l’ultimo viaggio di "Palì" Giampaoli 

Celebrati a Torrette i funerali dell'imprenditore scomparso ieri notte all'età di 80 anni. Ad omaggiarlo c'erano lo sport, l'industria e le istituzioni

ANCONA - “Palì, esempio di anconetanità, Torrette ti rende onore”. E’ lo striscione degli Warriors che alle 15 ha accolto la bara di Giampaolo Giampaoli all’ingresso della chiesa di Torrette. L’omaggio, accompagnato dagli applausi all’entrata in navata, è stato per l’imprenditore, il baluardo dell’Anconitana degli anni ‘70, ma soprattutto per l’uomo. 

Sport, industria e istituzioni

Ad accompagnare “Palì” nel suo ultimo viaggio c’erano, tra gli altri, il sindaco Valeria Mancinelli, Fabio Sturani, la presidentessa dell'Ancona-Matelica Roberta Nocelli, gli avvocati Maurizio Boscarato e Michele Brunetti, il presidente di Confindustria Ancona Claudio Schiavoni e il presidente dei C.U.B.A Eros Giardini.  

«Ci conviene essere amici»

Toccante e commossa l’omelia di don Bruno Burattini, ex parroco di Torrette e amico di Giampaoli. «Giampaolo aveva un problema, che poi ha risolto realizzandolo nella sua vita, voleva dare futuro a quella che era una piccola ma già conosciuta azienda- racconta il sacerdote- faceva tanti progetti, “bisognerebbe fare….”, io ero nella stessa posizione con la parrocchia di Torrette, quindi gli dissi che forse ci conveniva diventare amici. E così è stato, lo siamo diventati davvero». Poi il ricordo degli scherzi e dei momenti felici, infine il messaggio al figlio Gabriele: «Prendi le redini dell’azienda per la tua parte, mettici la convinzione, la stessa che aveva tuo padre nel dare lavoro a tante famiglie e rendere molte persone felici». 
 

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