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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Candidati sindaco a confronto dai sindacati su welfare, giovani, tpl e porto

L'evento nella Sala delle Polveri alla Mole è stato organizzato da Cgil, Cisl e Uil

ANCONA- Confronto per i sei candidati sindaco nella Sala delle Polveri alla Mole Vanvitelliana organizzato da Cgil, Cisl e Uil. Tre domande, cinque minuti ciascuno per rispondere su temi particolarmente importanti per il futuro della città di Ancona: sanità e welfare; trasporto pubblico locale, comunità energetiche e rifiuti; rapporto porto-città e infrastrutture. Ad illustrare il primo argomento Cristiana Ilari, segretaria regionale Cisl che sottolineato come la popolazione anziana abbia raggiunto numeri importanti nel capoluogo con le conseguenze che ne derivano in termini di assistenza. Quindi, Case di Comunità, Rsa, Umberto I e Inrca. Infine, cosa fare per rendere la città più attrattiva per i giovani. Per il candidato del Movimento 5 Stelle, Enrico Sparapani, «l’Umberto I deve essere riattivato quanto prima come Casa di Comunità e Rsa, così da alleggerire il pronto soccorso dell’ospedale di Torrette». Per quanto riguarda i giovani, «il 60% degli studenti residenti è andato via da Ancona. I ragazzi cercano spazi e alloggi che attualmente sono insufficienti. Importanti poi sono anche gli eventi per riuscire a trattenere i giovani ad Ancona». «Senza popolazione giovane il futuro di questa città non può essere roseo. Dobbiamo ripopolare Ancona, creare sinergie con la Politecnica ed altri enti anche per il costo degli affitti, tematica molto attuale. Servono spazi di aggregazione- afferma Marco Battino, candidato sindaco di Ripartiamo dai Giovani-. Nelle frazioni ci sono molti anziani, ma non ci sono i servizi assistenziali necessari, come ad esempio il medico di base. C’è molto da fare per i servizi territoriali e di prossimità». Per Francesco Rubini, candidato sindaco di Altra Idea di Città, «serve una sanità diffusa che metta al centro l’assistenza. Se vogliamo trattenere i giovani servono politiche per la casa». «Ad Ancona non c’è attenzione ai giovani. La nostra idea è di costituire un Assessorato al Lavoro e all’Università» dice Roberto Rubegni, candidato sindaco Europa Verde. «L’area di quello che sarà l’ex Inrca deve rimanere ad uso pubblico. Facendo una fusione tra sociale e pubblico si può dare vita ad una cittadella della salute dove realizzare un ospedale di comunità e al suo interno una Casa della Salute, oltre alle altre due previste all’ex Umberto I e al Crass» dichiara il candidato sindaco del centrodestra, Daniele Silvetti. Ida Simonella, candidata sindaco del centrosinistra, ha ricordato come il Comune in questi anni non abbia tagliato risorse per il sociale. «Con il Pnrr abbiamo ottenuto fondi per la creazione di un nuovo spazio che consentirà alle persone con disabilità di vivere in maniera protetta e a contatto con la tecnologia. Serve un protocollo d’intesa con la Regione Marche per i servizi territoriali».

La seconda domanda del confronto è affidata a Giorgio Andreani, segretario generale Uil Trasporti Marche. Le tematiche da affrontare riguardano le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), il trasporto pubblico locale e la gestione dei rifiuti. Tutti i candidati sindaco si sono detti favorevoli alla costituzione delle CER. La Simonella ha ricordato, a tale scopo, l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto del parcheggio degli Archi. «Per la mobilità sostenibile abbiamo le risorse per completare l’anello filoviario che diventerà la nostra metropolitana di superficie. Ci saranno parcheggi scambiatori e bus elettrici. Per quanto riguarda il gestore unico dei rifiuti stiamo facendo tutti i tentativi per percorrere la strada dell’affidamento in house». «Non si può chiamare metropolitana di superficie l’anello filoviario che fa un giro per la città. La metropolitana di superficie è un treno che porta i passeggeri in centro dal nord e dal sud della regione- sbotta Rubini-. Per il trasporto pubblico locale serve una rivoluzione culturale politica. Bisogna investire nelle zone 30, nei parcheggi scambiatori, nelle Ztl e riaprire la stazione marittima». Anche Sparapani e Rubegni sono favorevoli alla riapertura della stazione marittima e alla creazione della metropolitana di superficie. «È necessaria un’operazione culturale sull’anconetano, a cui piace in modo particolare arrivare davanti al negozio con l’auto. Dobbiamo far capire che l’intermodalità è una grande opportunità- commenta Silvetti-. Servono corsie preferenziali per gli autobus e la nostra idea è anche quella di creare due circolari gratuite». «Le frazioni non sono ben collegate. Servono autobus per gli studenti che vanno a scuola e per gli studenti universitari corse notturne. Anche i prezzi dei biglietti vanno rivisti- dice Battino-. Ancona è la pecora nera per la raccolta differenziata delle Marche, siamo ancora sotto al 65%. Perché non abbiamo partecipato al bando per sostituire i cassonetti con quelli intelligenti per la tariffazione puntuale?». L’ultima domanda è stata presentata ai quattro candidati sindaco rimasti (Silvetti e Sparapani sono dovuti andare via per impegni) da Marco Bastianelli, segretario generale Cgil Ancona ed ha riguardato il rapporto tra porto e città, la cantieristica e i percorsi infrastrutturali di uscita dallo scalo. «Il porto è il motore commerciale e identitario della città. Manca una rete di servizi pronta ad accogliere il turista e a far uscire in maniera agevole dal porto le merci» afferma Battino. I candidati sindaco di Altra Idea di Città e di Europa Verde hanno ribadito la loro contrarietà alla costruzione del Molo Clementino per l’attracco delle grandi navi da crociera, mentre sono favorevoli allo spostamento dei traghetti nell’area nord dello scalo. «È urgente fare i dragaggi- dichiara la Simonella-. Sugli ecomostri al Molo Clementino c’è una polemica strumentale: quando vengono costruiti queste navi da crociera vanno bene perché portano lavoro, quando invece si muovono non vanno più bene».

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