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Ancona, con la Lucchese per dimenticare Chiavari e riprendere a salire

L'occasione di riscattare il passo falso esterno con l'Entella si presenta nel match casalingo contro la Lucchese, imbattuta tra campionato e coppa da oltre un mese

La doccia fredda di Chiavari, con il passaggio da tre punti a zero consumatosi in brevissimo tempo, ha raffreddato, per non dire gelato, quell’entusiasmo scaturito dai sei punti conquistati nelle due precedenti uscite contro Fermana ed Olbia. La parola d’ordine per l’Ancona diventa così ripartire, e farlo da un “Del Conero” riconquistato nel derby coi canarini: i quattordici punti nel carniere garantiscono per ora il galleggiamento nelle zone centrali della classifica, ma guardare in alto si può. Lo impone la qualità di una squadra non certo allestita per vivacchiare, lo dice una graduatoria compatta, in cui le prime sette sono raggomitolate in due lunghezze. Certo, va operato un cambio di passo per pensare di agganciare il treno delle migliori: perché in tornei così equilibrati sono soprattutto le sfumature a contare, ed ingenuità e disattenzioni possono costare punti pesanti, che alla fine fanno la differenza. Ma lo step di crescita deve essere fatto anche dal punto di vista mentale, perché la sensazione è che non far quadrare i conti sia una certa fragilità palesata in alcune circostanze, che finisce con l’incidere in quella continuità di gioco che va ad intermittenza e nella costanza di risultati.

Ora il calendario presenta la sfida con la Lucchese. Pericolosa, in primis perché in fiducia. E che al “Del Conero” punta infatti a completare un Ottobre ai limiti della perfezione: tre vittorie (Tavarnelle, Vis Pesaro e Montevarchi), due pareggi (Torres e Recanati) ma soprattutto una porta restata inviolata da oltre un mese, mettendo nel conto anche lo 0-0 nel primo turno di Coppa Italia col Fiorenzuola - poi battuto ai calci di rigore – che è stata peraltro l’ultima squadra a battere i toscani, nell’1-0 del “Pavesi” in occasione del quarto turno di campionato. I pilastri della “Maginot” rossonera si chiamano Tiritiello e Benassai, con Alagna-Visconti in lotta per una maglia sul versante mancino ed il ballottaggio tra Merletti e Quirini a destra a protezione di Cucchietti tra i pali. Il rientro di Di Quinzio allarga il ventaglio di soluzioni a centrocampo, con la turnazione suggerita anche dal prossimo impegno infrasettimanale di Coppa in casa con l’Olbia, sebbene Tumbarello, D’Alena, Franco e Mastalli – col possibile rientro in mediana di Visconti – sembrano le soluzioni maggiormente accreditate. In avanti, con Semprini esterno offensivo a sinistra, potrebbero infine agire uno tra Rizzo Pinna e Bruzzaniti dalla parte opposta e Bianchimano-Ravasio in mezzo a contendersi un posto dal primo minuto.

I biancorossi scenderanno al Del Conero privi degli squalificati Mondonico e De Santis, quest’ultimo appiedato dal giudice sportivo dopo l’espulsione di Chiavari. Per mister Colavitto ci sarà dunque la necessità di varare una difesa inedita, unita all’obbligo di fare probabilmente ancora a meno a centrocampo di Paolucci in miglioramento ma non ancora pronto per essere impiegato. Le buone notizie arrivano dalle condizioni di Perucchini, ormai giunto al traguardo nel suo percorso di recupero, e pertanto contemplabile per un ballottaggio con Vitali in porta, e da un D’Eramo ristabilito dopo i problemi accusati ad Olbia, che potrebbe pertanto trovare spazio nell’elenco dei convocati. Fischio d’inizio sabato alle 17.30, direzione di gara affidata a Francesco Burlando di Genova, affiancato da Mattia Morotti di Bergamo e Alessandro Cassano di Saronno in qualità di assistenti, quarto uomo Gianluca Catanzaro di Catanzaro.

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