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Città di Falconara, le parole dei protagonisti dopo lo scudetto

Il tecnico della Citizens, Massimiliano Neri, sottolinea la forza di gruppo in grado di portare a termine trionfalmente la stagione, la spagnola Marta è al settimo cielo: «Una vittoria incredibile, meritatissima»

12 giugno, l’orologio segna le 22.08 ed il tabellone quel triplo zero che sancisce la conclusione di gara 3. Il Città di Falconara è campione d’Italia, le Citizens sono lì, sul gradino più alto del podio con il trofeo in mano: come accaduto nella Supercoppa, in Coppa Italia, come le ragazze della formazione Under 19 “scudettate” a Salsomaggiore. Oltre duemila le presenze al PalaBadiali, tutti a stringersi attorno ad un gruppo che ha saputo solo vincere, dimostrando sul campo di essere il migliore del lotto. Gioia, cori, balli e docce di acqua e spumante a caratterizzare il post-premiazione: è “triplete tricolore”, con il numero tre che fa bella mostra nelle foto ricordo, ma per analizzare la portata di questa impresa forse servirà qualche giorno, perché l’elaborazione di un triplice trionfo come questo richiederà tempo, per assaporarne ancora meglio l’importanza voltandosi indietro a guardare un anno di vittorie.

«E’ vero, adesso c’è solo tanta felicità per questo scudetto con cui avevamo un conto in sospeso – afferma il tecnico delle Citizens, Massimiliano Neri – ma poi quando realizzeremo, a mente fredda, quello che abbiamo fatto in questa stagione ci renderemo conto pienamente di quanto incredibile sia stato portare qui tre trofei in pochi mesi. Una cosa la vediamo già (si volta ed indica le tribune ndr) ed è l’entusiasmo che questa società e questa squadra hanno saputo trasmettere a Falconara, tanto da riempire un palazzetto che anche stasera ci ha sostenuto e ci ha spinto all’impresa, perché ribaltare una finale dopo aver perso gara 1 non era affatto semplice, anche se tutta la nostra stagione è stata all’insegna della vittoria. Fortunato? Sì, perché ho avuto un gruppo di ragazze fantastiche, e non mi stancherò mai di dirlo e di ringraziarle per tutto quello che hanno fatto».

A lasciare, in grassetto, la propria firma nella serie di finale è Marta Peñalver Ramón, la guerriera di Murcia determinante con la sua tripletta in gara 2 ed a segno anche in gara 3 con la rete del 2-0, oltre ad aver in parte procurato l’autorete che ha stappato il match nel primo tempo. «E’ incredibile – commenta con la coppa in mano – perché si è realizzato tutto quello che avevamo sognato e quello per cui abbiamo lavorato durante l’anno. E’ stata una finale durissima, iniziata con una brutta sconfitta a Pescara: dopo il 5-0 di gara 1 partita ho pensato che eravamo incappate in una giornata no, ma anche che non sarebbe stato più concesso sbagliare. In questo siamo state brave: durante gara 3 non abbiamo avuto cali, come ci era invece un po’ capitato venerdì quando siamo state raggiunte dopo un vantaggio di 3-0. Ed ora ci godiamo questo trionfo, meritatissimo».

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