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"Porto aperto", l'imprenditore Rossi: “Il waterfront è l'uovo di Giampieri”

Si è ricordato che il porto di Ancona è nodo di interesse comunitario, appartenente al core network comunitario, uno dei 14 in Italia, e parte del progetto della Piattaforma Logistica delle Marche

ANCONA – La seconda giornata di “Porto Aperto” che ha chiuso sabato l'iniziativa  organizzata dall'Autorità Portuale di Ancona nell’ambito del progetto europeo Intermodadria,  ha proposto notevoli spunti di approfondimento ed alcune novità che interessano sia lo sviluppo  del porto e conseguentemente le oltre 3mila persone che ogni giorno vi lavorano, ma anche  la città in senso più ampio.  

E' stata Paola Giorgi, Assessore alle Infrastrutture della Regione Marche a raccogliere la  sollecitazione dell'omologa al Comune di Ancona Ida Simonella. Il tema è quello del  waterfront. Tra annunci, idee, progetti, sogni, “la certezza – ha detto la Giorgi – è che  il waterfront è uno dei 2 progetti che la giunta regionale aveva inserito tra quelli ai  quali destinare parte del 5% dell'intero POR, quello destinato allo sviluppo delle aree  urbane, per un totale di 20 milioni di euro. Il Consiglio regionale poi ha ampliato i  progetti a 6 ma l'Unione Europea ci ha già informato che dovremo ridurli massimo a 3 progetti  e mercoledì saremo a Bruxelles per iniziare la negoziazione su questo tema.”  

Il waterfront scalda gli animi ed Alberto Rossi, imprenditore, armatore, sportivo, definisce  il recupero del porto storico “l'uovo di Giampieri”, parafrasando il famoso aneddoto legato  all'uovo di Colombo, auspicando quindi che il commissario dell'Autorità Portuale di Ancona,  sempre in attesa della nomina a presidente, riesca laddove altri non sono riusciti, facendo sì,  insomma, che Ancona e gli anconetani entrino davvero in porto.
Era stato lo stesso Giampieri,  aprendo i lavori del convegno, a ricordare la mission dell'iniziativa “Porto Aperto” volta “a far sì  che la città capisca l'importanza del porto attraverso la testimonianza di chi lavora e fa impresa  nello scalo dorico”.

Nel giorno successivo all'approvazione della strategia della Macroregione  Adriatico-Ionica di cui Ancona è capitale, si è ricordato che il porto di Ancona è nodo di interesse  comunitario, appartenente al core network comunitario, uno dei 14 in Italia, con Bologna il più  vicino a nord, Bari a sud, Pomezia ad ovest e parte del progetto della Piattaforma Logistica delle  Marche nei confronti della quale l'Assessore Giorgi ha garantito “impegno e potenziamento grazie  al lavoro congiunto” di Porto Aeroporto ed Interporto. “Buon porto a tutti” è stato l'augurio con il quale lo stesso Giampieri ha chiuso il suo intervento  posizionandosi in platea per ascoltare tutti i relatori in rappresentanza del comparto navi e logistica:  capitaneria di porto, corpo forestale dello stato, armatori, piloti, ormeggiatori, rimorchiatori,  movimentazione merce, imprese portuali e coloro che trattano i rifiuti e tutelano l'ambiente.  In platea gli studenti dell'Indirizzo Trasporti e Logistica dell'Istituto Volterra-Elia ed anche  molti imprenditori e semplici cittadini. Nel pomeriggio poi via alle visite del porto storico ed all'esposizione di mezzi nautici, la  darsena marche, ma anche la presentazione del volume degli Atti del convegno sul giurista  ed economista dorico Benvenuto Stracca.

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