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“Patto per Ancona”: ecco tutti i nodi che Gramillano deve sciogliere

Ecco le principali questioni politiche che il sindaco di Ancona dovrà risolvere per allargare la maggioranza e scongiurare lo spettro delle elezioni anticipate

Davvero un difficile rebus quello che ha davanti il Sindaco Fiorello Gramillano, che deve trovare la quadra per ricompattare la maggioranza, allargarla, e formare così una squadra che possa traghettare la città alle elezioni nella data prevista del 2014, secondo il desiderio del segretario regionale democratico Palmiro Ucchielli. Ecco tutti i nodi che il primo cittadino dovrà sciogliere:

IDV. È Paolo Usebi a esprimere i desiderata dei dipietristi ( e che comunque, ci tiene a precisare “di Gramillano non mi fido”): una giunta forte che abbia come temi centrali la cultura e i servizi pubblici, fuori Eugenio Duca e anche molti assessori, che dovranno rinunciare alle poltrone, basta soldi alle Muse, riappropriazione della Multiservizi da parte del Comune e risolvere la questione dell'ex Metro.

UDC. Anche Stefano Dellabella, segretario comunale UDC, pone sul piatto dell'intesa la questione dei contenitori vuoti ormai da troppo tempo ed esclude l'appoggio esterno: o dentro o al voto. Possibile terreno di discussione quello della famiglia e dei servizi sociali, istanze proprie del DNA   del partito centrista.

PD. Gramillano ha problemi anche in casa: il segretario cittadino Perilli non ci sta a lasciare la golden share all'Idv e non può accettare un “commissariamento dipietrista” del sindaco che svilisca il primo cittadino (e il partito di cui è espressione).

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