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Si cerca il “Patto per Ancona”, ma il 64% boccia l'amministrazione

Il sondaggio Tecnè commissionato dall'Idv aveva fatto parlare di sé a metà dicembre, ora acquista un significato particolare alla luce della sfida che aspetta Gramillano. Ecco cosa pensano gli anconetani

La notizia, controversa come tutte quelle che riguardano il mondo dei sondaggi politici, è apparsa su quotidiani e radio locali a metà dicembre: il 64% degli anconetani ha un giudizio negativo sul governo della città. Il fatto assume un nuovo significato in questo inizio anno, in cui il sindaco Fiorello Gramillano si trova a dover affrontare la sfida del nuovo “patto per Ancona”, ovvero trovare una soluzione politica per far uscire la sua amministrazione dalla paralisi.
Ciò di cui si parla è il sondaggio commissionato dall'Italia dei Valori alla società di rilevazione statistica Tecnè, che offre un “ritratto” degli anconetani, delle loro preoccupazioni e – se vogliamo – delle aspettative con le quali entrano in questo nuovo anno.

Cominciamo dalla qualità della vita: ad Ancona si vive bene, lo pensa il 90% degli intervistati, con buona pace del Sole 24 Ore che agli inizi dello scorso mese aveva precipitato il capoluogo al 49° posto della classifica nazionale di vivibilità. Allo stesso modo, l'80% del campione si ritiene soddisfatto del suo tenore di vita (e visto che la nostra città non è un covo di Paperoni un complimento agli anconetani che sanno godere di ciò che hanno, anche se poco, andrebbe fatto).
Ma i cittadini dorici non vivono cullati dalle illusioni, e si fa sentire la preoccupazione per il futuro: il 44% infatti pensa che il proprio tenore di vita è destinato a peggiorare nei prossimi anni, il 38% che rimarrà pressoché invariato e solo il 12% nutre speranze in un possibile miglioramento.

I principali problemi, per gli abitanti del capoluogo, sono (comprensibilmente) economici: la mancanza di lavoro, il costo della vita, il morso della crisi economica e la mancanza di prospettive per i giovani preoccupano il 29% degli intervistati, uno su tre. Al secondo posto (e qui il Sindaco può drizzare le orecchie) ci sono le questioni più propriamente sottoposte al governo del Municipio: il traffico, la manutenzione delle strade e i parcheggi occupano i pensieri del 28% del campione (questione che era emersa anche nell' incontro pubblico coi commercianti organizzato dal Rompiscatole). Solo il 3% dei cittadini, invece, vede nell'immigrazione clandestina un problema di primo piano.

Con la politica arrivano, come si è detto, le note dolenti per il Primo cittadino: il giudizio sul governo della città è negativo per il 64% dei rispondenti, e quello sul Sindaco Gramillano è positivo solo per il 41%.
Fiorello, come viene affettuosamente chiamato da stampa e cittadinanza, avrà un durissimo lavoro da fare nel 2012, se vuole che la sua giunta veda il 2013.

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