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Zona arancione, per Acquaroli non basta: «Presto ordinanza anti-assembramento»

Così il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, prima dell'inizio della seduta odierna del consiglio regionale, ha annunciato l'imminente ordinanza regionale anti assembramento che si appresta a firmare

ANCONA - Nel fine settimana scorso, quando non pensavamo di diventare arancioni, stavamo pensando ad un'ordinanza contro gli assembramenti che riteniamo ancora essere uno dei veri problemi: questa ordinanza è piu' che mai attuale». Così il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, prima dell'inizio della seduta odierna del consiglio regionale, ha annunciato l'imminente ordinanza regionale anti assembramento che si appresta a firmare.

«Di fatto, passando da zona gialla a zona arancione, nelle Marche il cambiamento ha riguardato soprattutto l'impossibilità di spostarsi da un Comune all'altro e la chiusura totale di bar e ristoranti- dice Acquaroli-. Ma non si combattono quelle situazioni in cui, anche involontariamente, i cittadini creano assembramenti mentre noi crediamo che tra tutti i provvedimenti quelli contro gli assembramenti siano i più sensati. E siccome la zona arancione ha un effetto poco incisivo su questo atteggiamento riprenderemo quel tipo di ragionamento». L'ex deputato ha anche annunciato che oggi pomeriggio incontrerà associazioni di categoria e sindacati «per condividere questo passaggio che pensiamo possa sopperire alle carenze dell'ordinanza ministeriale».

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