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Sanità, Mangialardi non risparmia critiche: «La “non riforma” di Acquaroli non risolve i problemi»

Il capogruppo regionale del PD si è scagliato contro la Giunta Acquaroli sul tema della sanità in virtù delle ultime modifiche

ANCONA- «La campagna elettorale in corso sembra aver cancellato dal dibattito pubblico la drammatica situazione in cui versa la sanità marchigiana, che grazie alle politiche messe in campo dalla giunta Acquaroli negli ultimi due anni ha visto acuirsi i vecchi problemi, facendone nascere nuovi ancor più gravi». Ha spiegato il capogruppo regionale del PD Maurizio Mangialardi:

«Tanto è vero che i cittadini marchigiani continuano a vivere quotidianamente sulla propria pelle disservizi e inefficienze, con liste di attesa sempre più lunghe, pronto soccorso costantemente al collasso e personale sanitario allo stremo, ma soprattutto senza alcuna realistica prospettiva di un cambio di direzione in tempi brevi, nonostante l’enorme mole di risorse europee messe a terra dal governo nazionale attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Una prova di inettitudine, quella della giunta regionale, che onestamente non ha pari in Italia, sia nelle Regioni governate dal centrosinistra che in quelle governate dal centrodestra. Sotto questa luce, si comprende meglio il significato più vero e autentico della "non riforma" della sanità approvata in fretta e furia all’inizio di agosto: un meschino tentativo di coprire le gravi mancanze degli ultimi due anni, rese tangibili dalla disastrosa gestione dell’emergenza pandemica, dagli ammiccamenti ai movimenti No Vax (che proseguono oggi imperterriti in vista della scadenza elettorale), dall’incapacità di varare un Piano Socio-Sanitario capace di rispondere al quadro mutato, anzi stravolto, dal Covid-19».

E ancora, scendendo in profondità: «Ancora più grave, se possibile, è questo mal riuscito occultamento della realtà sia stato totalmente funzionale agli obiettivi che fin dall’inizio dell’attuale legislatura hanno caratterizzato quei quattro assessori – Carloni, Castelli, Latini e Aguzzi - che oggi, con la loro candidatura al Parlamento, hanno dimostrato di aver sempre anteposto le loro personali ambizioni politiche ai reali interessi delle marchigiane e dei marchigiani con la complicità del presidente Acquaroli. La controriforma Acquaroli, infatti, come dimostrano le copiose critiche manifestate anche da gran parte del personale sanitario, non solo non si tradurrà in un potenziamento della medicina del territorio, scopo perseguito dalla missione Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il quale definisce in modo puntuale gli ospedali di comunità, le case della comunità e i centri operativi territoriali, ma si rivelerà per ciò che è: un provvedimento inadeguato ai reali bisogni della nostra comunità, sbagliato nei modi e nei tempi, che causerà pesanti ritardi nella messa a terra delle risorse previste dal Pnrr. Una farsa, dunque, una delle tante con cui la giunta Acquaroli prende in giro i marchigiani da ben due anni, ma che la strumentalizzazione elettorale, per di più calata su un tema così delicato come la sanità, rende ancora più insopportabile».

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