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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Giorgia Meloni, selfie e folla ad Ancona: «Nella Marche abbiamo dimostrato di avere classe dirigente all'altezza»

La leader di Fratelli d'Italia ha scelto Ancona per aprire la campagna elettorale verso le elezioni del 25 settembre. Ha parlato del programma e della polemica sul video di Piacenza, con un riferimento alla morte di Alika

ANCONA - Investire sulla formazione, sul lavoro, sullo sport e nel mare. In sintesi: «Costruire uno Stato come alleato del cittadino e non suo padrone». Pensieri e parole di Giorgia Meloni dal palco di piazza Roma. La leader di Fratelli d'Italia ha scelto Ancona per avviare la campagana elettorale in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Lei stessa, in apertura di comizio, ha spiegato il perché: «Non è stata una scelta casuale, ho voluto ricordare che a differenza di quello che si dice nei salotti, qui nelle Marche abbiamo già dimostrato di saper dare risposte che la sinistra non è stata in grado di dare per decenni» ha detto la Meloni. Poi subito i temi nazionali. 

giorgia meloni piazza roma-3

Reddito di cittadinanza, povertà e lavoro

Tra i temi del programma toccati dalla Meloni c'è stato quello della povertà: «Il reddito di cittadinanza non è la soluzione. Voglio la gente libera e forse faccio paura per questo. Uno stato giusto non mette sullo stesso piano dell'assistenza chi può lavorare e chi non può. Se lo fai, discrimini il più debole. La povertà non si abolisce per decreto, così come per decreto non si crea il lavoro. Bisogna mettere in condizione di assumere, lavorare e crescere. Come? Con una tassazione per le imprese che dica "più assumi meno paghi". Lo stesso salario minimo è uno specchio per le allodole- ha detto la Meloni- I salari sono bassi perché la tassazione è al 47,5%. Bisogna liberare energia, velocizzare la giustizia e riconoscere il merito. Questo attirare investimenti. Nell'Italia che voglio io non devi conoscere nessuno per andare avanti, devi dimostrare cosa sai fare e ti verrà riconosciuto».

La scuola

La Meloni ha citato la sperimentazione, con le Marche apripista, della ventilazione meccanica nelle scuole: «Mentre si spendevano miliardi di euro per i banchi a rotelle Acquaroli, che è uno dei migliori tra noi, ha avviato questa sperimentazione. I dati dicono che con questo sistema il contagio da Covid si riduce vertiginosamente e questo dimostra che le scuole potevano restare aperte così come alcune aziende». Sull'istruzione: «Uguaglianza e merito sono fratello e sorella, nessuno deve essere discriminato in partenza, poi dove arrivi dipende da te con le stesse possibilità degli altri». La strada, per la leader FdI, sono le «borse di studio a tappeto per i meritevoli. Non mi interessa dove sei nato». 

Economia blu 

«Siamo nel Mediterraneo e ci comportiamo come fossimo la Svizzera- ha detto la Meloni- le merci arrivanonei porti dell'Olanda perché noi non abbiamo infrastrutture commerciali di livello che ci rendano competitivi. Serve un ministero del mare, partendo dalle infrastrutture dei porti». 

Il video dello stupro e la morte di Alika 

Poi è stata la volta della polemica del momento: il video condiviso dalla stessa Meloni relativo allo stupro della donna ucraina a Piacenza. «Ho condiviso un video oscurato nei particolari per esprimere solidarietà alla vittima e condannare il suo aguzzino. E' partita un'indagine, temo, solo a danno della sottoscritta e come se avessi pubblicato io per prima quel video. Invece era già su molti quotidiani- si difende la Meloni- bisogna poichiedersi anche come è uscito quel video. Quando morì Alika a Civitanova il filmato della sua aggressione fu reiteratamente pubblicato senza neppure essere oscurato. Se si volevano far partire avvisi di garanzia, perché non è stato fatto anche allora nei confronti di chi ha pubblicato quel video con tutti i dettagli? E' spaventoso come in Italia non tutti abbiano lo stesso trattamento». 

Contestazione 

In piazza Roma erano presenti anche alcuni contestatori che hanno mostrato cartelli con messaggi diretti alla stessa Meloni.

contestazione ancona meloni-2
Uno riguardava proprio il video di Piacenza: "Condividere video di uno stupro è violenza, no propaganda". In un'altro messaggio si legge: "Trasudi odio, non mi rappresenti". Qualcuno si affida all'ironia: "Meloni? Solo col prosciutto". 

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