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Cronaca Quartiere Adriatico / Corso Giovanni Amendola

È morta l'edicolante Tea: addio alla «strillona più tenace del quartiere»

Dalla fine degli anni '40 vendeva quotidiani e riviste ai residenti del quartiere Adriatico ed era una vera istituzione in città. Si è spenta a 93 anni

Il quartiere Adriatico piange la morte di Elena Santini, per tutti Tea, storica edicolante di corso Amendola, morta ieri (23 settembre) all'età di 93 anni. Una vera istituzione per gli abitanti del rione. In molti ricordano la sua bontà d'animo, la chiacchiera svelta e la grande generosità che la contraddistingueva. Dagli anni '40 ha dispensato giornali e riviste ai suoi clienti, giovani e anziani, avvocati ed operai, lavorando sempre con il sorriso, con la passione di chi mette l'anima nel suo lavoro. «Qui ci venivano tutti, dal sindaco Francesco Angelini all'attuale primo cittadino Valeria Mancinelli - dice il figlio di Tea, Riccardo Graziosi - era un luogo frequentato da tutti gli avvocati della città, per non parlare dei molti anziani che popolavano il rione e che, ancora oggi, ogni giorno, vengono a comprare il giornale». 

WhatsApp Image 2021-09-24 at 14.25.44-2Con gli anni Tea (foto a sinistra) ha trasmesso l'amore per la vendita al pubblico al figlio Riccardo, che a sua volta l'ha passata al figlio Daniele, oggi titolare dell'attività.  Ma la storia parte da lontano: «La prima edicola i miei genitori l'hanno aperta nel 1946, in un locale qui vicino - dice Riccardo Graziosi - mi ricordo quando ero piccolo che i miei venivano a lavorare all'alba e mi mettevano a dormire sotto il bancone. Poi, quando era ora di andare a scuola, mi svegliavano. La sua non è stata una vita facile, ma l'ha sempre vissuta con il sorriso». Negli anni '60 ci siamo trasferiti, prima in un baracchino e poi nel locale di corso Amendola 61.  «Mio padre è morto nel 1997 - prosegue - e mamma ha proseguito a lavorare fino a che non ha avuto un infarto e ha dovuto lasciare. A quel punto mio figlio Daniele, che comuque l'aiutava sempre, ha preso in gestione tutto mentre io gli do una mano».

Con l'avvento dei giornali online e la rivoluzione del digitale, poi, l'attività ha conosciuto anche momenti bui: «Abbiamo passato un periodo di crisi con un forte calo delle vendite. Molti clienti, infatti, si sono abbonati ai giornali online e non sono più venuti ad acquistare i cartecei. Poi, con il Covid, ne abbiamo risentito ancor di più perché, anche chi non leggeva sui tablet o altri dispositivi, con i lockdown ha imparato ad utilizzarli». 

IMG-1449-2Oggi chi entra in edicola, però, non trova più quotidiani, cruciverba e riviste di gossip ma solo scatoloni. Infatti i Graziosi hanno deciso di chiudere il negozio in corso Amendola e di trasferirsi poco distanti da lì. «Mia cognata ha un'edicola davanti a Stadio Bar e voleva andare in pensione dopo quarant'anni. Così Daniele ha deciso di chiudere e di rilevare l'attività. Ci trasferiremo a fine settembre inizio ottobre. I nostri clienti, soprattutto quelli più anziani che abitano vicinissimi all'edicola, sono dispiaciuti. Ma è pur vero che ci spostiamo di poco rispetto a dove siamo oggi. Così potremo unire la nostra clientela con quella che era di mia cognata». 

Sulla pagina Instagram dell'edicola "La boutique del sapere" curata dal nipote si legge: «Storia di una città, icona di un quartiere oggi ci lascia Tea, amata giornalaia strillona tenace e moglie del grandissimo Corrado che ricordo sempre con amore. La tua bottega ti rende omaggio, grazie nonna e buon viaggio». I funerali si terranno domani, 25 settembre, alle 11,30 alla chiesa del Sacro Cuore di Ancona. 


 

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