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Cronaca

Foto e video hard di bambine sul cellulare, nei guai due studenti universitari

Sono accusati di detenzione di materiale pedopornografico. Le immagini sarebbero arrivate in un gruppo Whatsapp e scoperte dalla polizia postale

ANCONA - Facevano parte di una chat di gruppo, della messaggistica di Whatsapp, dove arrivata di tutto, anche foto e video che riprendevano minorenni mentre facevano sesso. Immagini scioccanti visto che le protagoniste erano bambine che non avevano nemmeno dieci anni. Con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico due studenti universitari, uno di Senigallia e l'altro toscano, sono finiti nei guai. Uno, oggi 22enne, affronterà un processo ordinario che inizierà il 19 aprile prossimo. L’altro, 23 anni, ha fatto richiesta di abbreviato che è stato discusso ieri davanti al giudice Pietro Merletti. La procura ha chiesto una condanna ad un anno e mezzo e la decisione ci sarà il 31 maggio prossimo.

L’imputato, difeso dall’avvocato Roberta Pierantoni, parla di equivoco. Non sarebbe stato lui il possessore di quelle immagini raccapriccianti. Faceva parte di quella chat, insieme ad altri membri di una stessa classe, quando a marzo del 2021 la polizia postale l’ha intercettata facendo partire le denunce. Stando alla difesa il giovane nemmeno le scaricava, le cancellava subito. Ma la polizia ha trovato almeno un video e una foto nella scheda del suo cellulare. Forse un download involontario che gli era sfuggito. In caso di condanna la difesa ha già chiesto per lui i lavori socialmente utili.

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