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Cronaca

Vittime sul lavoro, l'sos dei sindacati: «In 10 anni sono 358 i morti e 200mila gli infortuni»

Lo spiega la segretaria generale della Cgil Marche, Daniela Barbaresi, nel corso della manifestazione sindacale che si è tenuta in mattinata ad Ancona, di fronte a palazzo Leopardi

ANCONA - «Negli ultimi 10 anni nelle Marche sono morti 358 lavoratori e lavoratrici e sono stati 200mila gli infortuni denunciati. Una strage che deve essere fermata ma per fermarla servono investimenti e risorse». Lo spiega alla Dire la segretaria generale della Cgil Marche, Daniela Barbaresi, nel corso della manifestazione sindacale che si è tenuta in mattinata ad Ancona, di fronte a palazzo Leopardi dove si stava svolgendo la seduta del consiglio regionale, alla vigilia della giornata (domani) dedicata all'emergenza delle morti sul lavoro. Nei primi tre mesi del 2021 gli infortuni denunciati nelle Marche sono stati oltre 4mila di cui tre mortali, mentre nel 2020 le vittime sul lavoro furono 46.

«Serve che le istituzioni investano a partire dalla Regione Marche che destina troppe poche risorse nella prevenzione- dice Barbaresi-. È la Cenerentola della sanità. Ed all'interno dei dipartimenti di prevenzione quelli che sono meno garantiti e finanziati sono proprio i servizi 'Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro'. Ci sono appena 56 tecnici della prevenzione che vanno nelle aziende ad effettuare i controlli».

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