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Cronaca

Rivuole la patente e dà in escandescenza al tribunale di Rimini: anconetano arrestato

Ha perso la testa di fronte all'ufficio del giudice di pace di Rimini un anconetano che mercoledì è stato arrestato dal personale della Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza

Mattinata agitata negli uffici del Giudice di Pace del Tribunale di Rimini con un esagitato che, dopo aver minacciato una dipendente, è stato arrestato in flagranza per ingiurie e minacce a pubblico ufficiale. Tutto è iniziato verso le 11:00 quando l'uomo, un italiano 49enne residente nell'anconetano, è tornato per il terzo giorno di fila a chiedere che la patente gli venisse restituita. Secondo quanto emerso, infatti, nei giorni scorsi il documento di guida gli era stato ritirato per aver sorpassato in presenza della doppia striscia continua ed essere passato col semaforo rosso. Una serie di infrazioni che gli sono costate il ritiro immediato e, per questo, l'uomo aveva fatto istanza al Giudice di Pace nel tentativo di vedersela restituire. Il magistrato, non ravvisando l'urgenza del provvedimento, aveva così fissato l'udienza per il prossimo ottobre ma, l'attesa di 5 mesi, ha mandato su tutte le furie l'automobilista indisciplinato.

Mercoledì mattina, quindi, si è presentato nuovamente agli uffici pretendendo il documento e, all'ennesimo rifiuto, ha iniziato a dare in escandescenza prendendosela con un'impiegata che, per la paura, si è barricata nel proprio ufficio chiedendo aiuto. Nel corridoio è così intervenuto il personale della Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza, in turno per la vigilanza al Palazzo di Giustiza, con i militari che hanno bloccato l'esagitato. Informato della situazione, il pubblico ministero di turno ha disposto l'arresto dell'uomo che, adesso, deve rispondere anche di ingiurie e minacce a pubblico ufficiale.

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