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Cronaca

Quota100, Patronati scatenati per le consulenze

Ogni patronato offre consulenze all'esercito di aspiranti pensionati che hanno maturato 62 anni di età e 38 di contributi. Ma c'è chi preferisce lavorare. Scopriamo perché

I sindacati, le associazioni di categoria, i commercialisti. C'è un lavoro non indifferente davanti dopo il varo di Quota100, la possibilità per chi ha maturato 62 anni di età e 38 di contributi di andare in pensione. Una possibilità ma non l'unica visto che tra tante riforme che si sono succedute negli anni c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Lo ha fatto notare Coldiretti Marche. «Pensione di vecchiaia, anticipata, Ape sociale, Ape volontario, Opzione donna, lavori usuranti, lavori gravosi - si legge in una nota - c'è una giungla di possibilità e l'Epaca (il patronato legato a Coldiretti, ndr) nei mesi scorsi ha formato i propri dipendenti per farli diventare veri e propri consulenti per illustrare agli utenti vari prospetti e aiutarli nel ponderare al meglio la scelta, anche sulla base dell’età ma anche del percorso lavorativo». Quota100, tuttavia, è una misura che riguarda più i dipendenti che i coltivatori diretti, il 20% dei quali ha più di 80 anni.

«Oltre al legame affettivo che gli “over” hanno con la terra per cui continuano a dare una mano in azienda anche se la titolarità è passata ai figli o ai nipoti e per questo devono continuare a versare, per fini assicurativi, i contributi all’Istituto di previdenza, ci sono anche pensioni davvero basse» fanno notare da Coldiretti Marche.

La media dell'assegno mensile di un agricoltore è di 513 euro mensili. E questo la fa continuare a lavorare anche per la necessità di aumentare il proprio reddito. Possibilità negata da Quota100 che prevede solo lavori occasionali fino a 5.000 euro l’anno. «La professionalità dei nostri uffici Epaca - commenta la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni - è a disposizione di tutti a conferma della volontà di incrementare sempre di più il valore d'uso della nostra Organizzazione. Il nostro Patronato offre una gamma di servizi trasversali che accompagnano agricoltori e cittadini nel loro percorso professionale e personale». 

Operativo anche l'Enasco 50&Più che ha lanciato un servizio dedicato di Quota100 presso i suoi sportelli. «È necessario affidarsi a un interlocutore qualificato e professionale che possa fornire al lavoratore una consulenza mirata ed approfondita non solo sull’eventuale diritto a quota 100, ma anche sulla convenienza o meno di scegliere questa forma di pensionamento. La scelta inoltre deve essere riferita anche alla migliore combinazione tra il momento del pensionamento e l’ottenimento del maggiore beneficio economico», ricorda Gabriele Sampaolo, Direttore Generale 50&Più Enasco. Momento importante anche per l'Ugl. «Tanti lavoratori - spiega Vincenzo Marino, responsabile delle Autonomie Locali - che aspettavano con trepida attesa il varo di Quota100. Come sindacato apprezziamo questo opportunità di giustizia sociale che più di tutto ha ridato onore e dignita. In Questo primo step ,l'Ugl, o cui centri di assistenza sono gia operativi e pronti a offrire il proprio supporto fiscale, non intende fare pronostici ma l'augurio che facciamo a tutti, è di poter scegliere , dopo anni di sacrifici, serenamente del proprio futuro».

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