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Cronaca Falconara Marittima

Si punge con la siringa abbandonata nel parco: donna finisce in ospedale

Stava camminando in un parco quando si è ritrovata con l'ago piantato nell'alluce. La corsa in ospedale e la profilassi per scongiurare malattie trasmissibili. La vittima ricorrerà alle vie legali

Cammina tranquilla con il cane in un'area verde di Falconara quando all'improvviso si ritrova con un ago piantato nell'alluce del piede. Sono ore di panico quelle vissute da una donna ieri pomeriggio. E' corsa all'ospedale per sottoporsi immediatamente alla profilassi e agli accertamenti volti a scongiurare malattie come Hiv, tetano ed epatite. La vittima di questa disavventura ha deciso di raccontare tutto sui social con un lungo post in cui si legge: «Passeggiavo con il cane in via flaminia, in una piazzola verde sotto via Abruzzi. Camminando mi si è conficcato un ago di una siringa potenzialmente infetta nell’alluce e con l’aiuto dell’altra ciabatta sono riuscita a sfilarlo. Mi giro e accanto trovo cucchiaio e carta argentata fate voi i conti di cosa poteva essere. Chiamo il 118 e mi mandano subito l’ambulanza, arrivo in ospedale e mi fanno tutta la profilassi, prelievi infiniti, accertamenti, infettivologo. Io lì ci passeggio con la mia bambina di 4 anni, oggi no. Per fortuna oggi è toccato a me. Oggi è toccato a me stare qui ore infinite e ancora devo continuare a starci per altri accertamenti». 

Arrabbiata e ancora scioccata dall'esperienza vissuta, prosegue a scrivere sui social: «A te che sei tossicodipendente ti chiedo la cortesia se vuoi drogarti, fallo io non ti giudico. Ma fallo a casa tua e se proprio non hai una cosa prendi quella maledetta siringa e chiudila in una busta. O fai di meglio, chiedi aiuto». Un appello viene rivolto anche agli amministratori locali: «E poi mi rivolgo a te che magari porti la camicia, e sei una persona per bene. A te che prendi i soldi dei contribuenti e non fai abbastanza per mantenere sicura la città. A te non posso perdonarti. Perchè poteva succedere a un bambino o potevo prendere l’Hiv. Dico questo perchè mio marito è tornato con i carabinieri sul luogo del “delitto” e ne hanno trovate altre di siringhe . (Quindi non era da giorni o settimane pulito)». Conclude la donna: «Ovviamente adesso andrò per vie legali anche perchè dovrò fare comunque sia una profilassi di un mese per la prevenzione dall’Hiv anche se non l’ho contratto. Grazie a Dio e grazie alla scienza».

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