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Cronaca

Potenziamento dei servizi socio-educativi e di welfare: approvate dalla giunta regionale le linee di intervento

Saranno erogati contributi da parte degli Ambiti Territoriali Sociali nei Comuni delle aree interne Alto Maceratese e Appennino Basso Pesarese e Anconetano, per un ammontare complessivo di 1milione e 191mila euro

ANCONA - Arrivano le risorse per progetti di implementazione e miglioramento dei servizi nelle aree interne. Focus su welfare e servizi socio-educativi. Queste le due linee di intervento approvate dalla giunta regionale. Nello specifico saranno erogati contributi da parte degli Ambiti Territoriali Sociali nei Comuni delle Aree interne Alto Maceratese e Appennino Basso Pesarese e Anconetano, per un ammontare complessivo di 1milione e 191mila euro. Le somme saranno ripartite in tre annualità: rispettivamente per il 2022 e 2023 spettano 535.950 euro, per il 2024 le risorse ammontano a 119.100euro. La deadline per l’utilizzo dei finanziamenti è fissata al 31 dicembre 2024. 

L’accordo

Le risorse sono rese disponibili grazie all’accordo di partenariato tra Stato Italiano e Unione Europea, che definisce la strategia Aree Interne come la combinazione di azioni per lo sviluppo locale e di rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza da attuarsi attraverso risorse ordinarie e risorse a valere sul Fondo Sociale Europeo (Fse), sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (Fesr), sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Feasr). L’area pilota Appennino Basso Pesarese Anconetano si compone di 9 Comuni: Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Frontone, Serra S. Abbondio, Piobbico, Arcevia, Sassoferrato. Mentre l’area pilota Alto Maceratese comprende 17 Comuni: Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Gualdo, Monte San Martino, Montecavallo, Muccia, Penna San Giovanni, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Serravalle, Ussita, Valfornace, Visso. 

Gli obiettivi

«Le finalità degli interventi – spiega il vicepresidente e assessore regionale alla sanità e ai servizi sociali, Filippo Saltamartini - mirano al miglioramento dell’accesso ai servizi e dell’attività di presa in carico attraverso la progressiva implementazione a livello regionale dello standard di Pua (Porta Unica di Accesso, ndr). E inoltre al miglioramento delle potenzialità di inserimento socio-lavorativo degli utenti svantaggiati, con particolare riferimento a quelli presi in carico dal Servizio Sociale Professionale, attraverso l’offerta di opportunità di inserimento in percorsi di inclusione attiva». E ancora: al miglioramento dell’offerta di servizi socio-educativi extrascolastici alle famiglie con figli minorenni che possano favorire il mantenimento degli equilibri tra vita familiare e partecipazione delle donne e degli uomini al mercato del lavoro. Infine al miglioramento dell’offerta del servizio socio-educativo estivo rivolto alle famiglie con figli minorenni, per consentire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro in quei periodi dell’anno non coperti dai percorsi d’istruzione, e favorire opportunità di socializzazione a favore dei minori. Quest’ultimo settore di intervento, rivolto ai minori, comprende anche le attività ricreative per le vacanze, attività di Centri semiresidenziale estivi e servizi itineranti. I Comuni interessati dovranno presentare progetti specifici relativi alle aree di intervento. Ogni progetto finanziato sarà oggetto di valutazione in relazione al raggiungimento di obiettivi, qualitativi e quantitativi, che devono essere conseguiti al termine del progetto da parte di ciascun beneficiario.

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