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Cronaca

Malata di Parkinson e rinchiusa in carcere da mesi, Pia è disperata: «Datemi i domiciliari»

E' questa la richiesta di Pia, una donna falconarese di 70 anni che attualmente è rinchiusa nel penitenziario di Pesaro. L'appello della famiglia

FALCONARA - Gravemente malata e ristretta da 5 mesi in carcere, chiede di tornare a casa agli arresti domiciliari. Il motivo? Le sue condizioni di salute non sarebbero compatibili col regime carcerario. E' questa la richiesta di Pia, una donna falconarese di 70 anni che attualmente è rinchiusa nel penitenziario di Pesaro. 

«Tutti lo sanno, il giudice ha dato il suo assenso a farla tornare a casa, agli arresti domiciliari – affermano le due figlie della settantenne - i suoi avvocati hanno inoltrato più volte la richiesta di scarcerazione ma si attende che i responsabili dell’area sanitaria del carcere pesarese firmino una relazione che sembrerebbe di routine». Intanto però i giorni passano, le settimane ed i mesi trascorrono e lei resta in carcere, gravemente malata e senza più il desiderio di vivere.

 «Nostra madre ha patologie degenerative che peggiorano quotidianamente – continuano le figlie – soffre di encefalopatia ischemica, è malata di Parkinson e abbiamo più volte inoltrato la richiesta, tramite l’avvocato Diego Dell’Anna di Pesaro, di riportarla a casa: la sua condizione è incompatibile col regime carcerario. Tra l’altro nostra madre in carcere ha contratto anche il Covid ed è stata 21 giorni in isolamento». La signora Pia doveva scontare un periodo agli arresti domiciliari poi è stata trasferita nel carcere di Pesaro. «Pia deve tornare a casa – dice l’avvocato Diego Dell’Anna, che segue la vicenda con la collega avvocato Federica Battistoni – manca solo la relazione finale dei sanitari del carcere ma tutti sanno che soffre di gravissime patologie, tra cui una forte depressione. Abbiamo più volte sollecitato la scarcerazione della donna e siamo ogni giorno in attesa dell’unica soluzione che renderebbe giustizia a una settantenne a cui è morto il marito pochi mesi fa: una donna che ormai pesa meno di 40 chili ed ha perso la voglia di vivere. Dentro l’istituto carcerario ha ricevuto delle cure che ormai non sono più idonee a risolvere le tante patologie di cui soffre Pia». Dalla casa circondariale di Pesaro fanno sapere che l’iter burocratico e le diagnosi sulle patologie della donna hanno necessità di ulteriore tempo per essere approfonditi. Le figlie sono disperate. «Non sappiamo più cosa fare: non vogliamo alcun trattamento di favore ma ci siamo informate bene e vogliamo siano rispettati i suoi e i nostri diritti. Nostra madre rischia di morire in carcere».

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