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Cronaca

Lavoro nero, numeri da brividi fra estetiste e parrucchieri: oltre il 27% sono abusivi

Una campagna contro l’abusivismo fra acconciatori ed estetiste. L’intento è quello di mettere in luce gli aspetti positivi del lavoro regolare

ANCONA - Al fine di sensibilizzare i cittadini sull’importanza di affidarsi esclusivamente a chi opera nella legalità e richiamare le istituzioni sulla necessità di uno sforzo straordinario nella lotta al dilagare del fenomeno, CNA Benessere e Sanità ha realizzato una campagna di comunicazione che pone al centro il tema della legalità. «La piaga dell’abusivismo è in continua espansione nel settore dei servizi alla persona – sottolineano Stefania Pellegrini Stefania, presidente acconciatori e Anna Maria Sisani, presidente Estetica - . Gli ultimi dati Istat, elaborati dal Centro Studi CNA, confermano il dilagare di un fenomeno che mette a repentaglio la salute dei cittadini e la tenuta degli operatori che rispettano le regole. Il tasso di irregolarità di acconciatori e centri estetici risulta pari al 27,6%. Si tratta del valore più alto osservato tra i vari settori e che supera di gran lunga quello medio nazionale (14,4%)».

L’intento della campagna è quello di mettere in luce gli aspetti positivi del lavoro regolare. Lavorare nella legalità vuol dire, infatti, tutelare la salute dei cittadini offrendo servizi sicuri e di qualità. Allo stesso tempo chi lavora nella legalità tutela i propri lavoratori, sostiene l’economia del Paese e lo sviluppo delle imprese. La campagna si articolerà su un calendario di iniziative che coinvolgerà attivamente gli imprenditori nelle attività di diffusione e sensibilizzazione. «Vogliamo la legalità – chiosano le presidenti all’unisono -. Legalità è sinonimo di sicurezza dei servizi, professionalità, qualità! Pretendiamo la tutela di questo requisito per favorire la crescita e lo sviluppo degli imprenditori che operano in regola».

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