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Cronaca Fabriano

Omicidio di Fabriano, la difesa punta sull'infermità mentale. Chiesta la perizia psichiatrica su Alessandra Galea

La donna è accusata di aver ucciso Fausto Baldoni, suo coinquilino. Lo avrebbe colpito con una lampada lasciandolo poi agonizzante in casa

ANCONA – Potrebbe avere un vizio di mente come la sorella gemella, prosciolta in tre gradi di giudizio per il delitto della madre avvenuto nel 2014. Per questo sarà fatta una perizia psichiatrica su Alessandra Galea, la 49enne accusata di aver ucciso l'amico convivente Fausto Baldoni, 63 anni, il 3 giugno scorso, nell'abitazione di via Castelli. Entrambi abitavano nell'appartamento di proprietà della vittima che avrebbe colpito con una lampada al sale. La perizia psichiatrica è stata chiesta dalla difesa di Galea, l'avvocato Franco Libori, trovando parere favorevole dalla procura. Il gip ha nominato un consulente che si occuperà di esaminare la donna, è lo psichiatra Luciano Secchiaroli, per stabilire se era in grado di intendere e di volere al momento del fatto e se soprattutto se può stare a processo o è affetta da vizio di mente. La perizia, il cui affidamento è previsto per giovedì, sarà fatta con la formula dell'incidente probatorio, per cristallizzare il referto che varrà come prova in caso di processo. Galea è ancora in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla coabitazione. Durante l'interrogatorio di garanzia la 49enne aveva dato una versione dei fatti dicendo che quel giorno la vittima avrebbe tentato un approccio sessuale nei suoi confronti e che lei lo aveva solo respinto senza causarne la morte. Dopo quel litigio aveva lasciato la casa per andare a trovare il figlio. Baldoni era stato trovato morto in casa dopo l'allarme dato da una sorella a cui non rispondeva al telefono da ore. 

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