rotate-mobile
Cronaca Senigallia

«Simone era nato per il soccorso, al funerale andremo tutti in divisa»

Il ricordo del presidente del Coes Marche, Stefano Marconi, per il 28enne della Croce Rossa di Senigallia morto schiacciato da un tir mentre guidava l'ambulanza

SENIGALLIA - «Abbiamo capito subito che era uno di noi perché tra soccorritori abbiamo tante chat di lavoro e quando succede un incidente siamo tutti informati. Là sotto c'era una ambulanza, è stato un continuo tam tam poi...». E' sera quando Stefano Marconi, presidente del Coes Marche, l'associazione che unisce tutti i conducenti dell'emergenza sanitaria, gli autisti di ambulanze e automediche, spiega il dramma che ha compito oggi tutto il settore dei soccorritori sanitari. Persone che sposano una divisa per mettersi a disposizione degli altri. Simone Sartini, il 28enne autista soccorritore della Croce Rossa di Senigallia, morto schiacciato questa mattina mentre guidava l'ambulanza, faceva parte del Coes. «Simone era un amico oltre che un collega con il quale condividevo questo lavoro – prosegue Marconi -. Lo conoscevo da due anni e già mi aveva conquistato. Era nato per la divisa, sempre disponibile con tutti, sorridente, gli chiedevi dai Simone facciamo questo e lui subito sì, aderiva. Seguiva la sua professione ovunque, il 4 novembre scorso aveva partecipato ad uno degli ultimi corsi che abbiamo fatto per l'elisoccorso, a Corinaldo. Una giornata piena, lui era venuto, voleva proseguire nel suo lavoro, andare avanti. Aspirava a finire in Asur. In Croce Rossa era entrato come volontario, poi aveva fatto diversi campi di protezione civile, lui era questo, era il suo lavoro, sempre pronto per gli altri». Da un anno e mezzo era stato assunto in Croce Rossa dove faceva anche turni di emergenza 118.

Questa mattina era in servizio nei turni programmati, non di emergenza. «Lo incrociavo spesso in ospedale a Senigallia – aggiunge Marconi – dove io sto in postazione 118. Giovedì scorso abbiamo giocato insieme a calcetto, anche con altri operatori di soccorso. Abbiamo una squadra, lui aveva aderito anche a quella. Poi eravamo andati tutti insieme a fare una pizza. La perdita ora è grande, non abbiamo pensato a molte cose ma al suo funerale andremmo tutti in divisa». Per ricordarlo si pensa già ad un torneo di calcetto. Quando non lavorava Simone prendeva la sua moto e andava, la due ruote era la sua seconda passione. Il Coes Marche lo ha voluto ricordare anche con un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook dell'associazione. «Giornata tristissima – ha scritto in una nota sempre il presidente Marconi – per la nostra associazione, per la nostra categoria e per tutte le organizzazioni di volontariato». E' stato espresso cordoglio e vicinanza alla Croce Rossa e ai familiari di Simone e a quelli del paziente che l'ambulanza trasportava, un 81enne, anche lui deceduto sotto il peso del tir ribaltato. Il funerale fino a questa sera non era stato ancora fissato. La salma, come anche quella del paziente trasportato, sono a disposizione della Procura che potrebbe richiedere l'autopsia. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Simone era nato per il soccorso, al funerale andremo tutti in divisa»

AnconaToday è in caricamento