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Cronaca

Medico preparato e sensibile, è morto Mario Piani: ideò la rete regionale del sangue

L'impegno nel settore sanitario e quello di servizio con il Rotary Club. Una vita spesa per il bene del prossimo. Ospedali Riuniti gli intitolerà un laboratorio

Una vita spesa nella Medicina Trasfusionale tanto da far diventare le Marche la prima regione a dotarsi di un centro unico accorpando tutti i piccoli centri territoriali. È morto nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10, Mario Piani, medico e ex direttore del Dipartimento di Medicina Trasfusionale della Regione Marche organismo da lui fortemente sostenuto e poi, dalla sua creazione nel 2003, diretto. Nato a Sant'Elpidio a Mare ma da anni residente ad Ancona, Piani è deceduto alla fine di una lunga malattia incurabile. Avrebbe compiuto 67 anni il prossimo 31 gennaio. Impegnato, fin da dopo la laurea, dal 1978 nel reparto di Medicina Trasfusionale, ne era divenuto primario nel 1995. Alla guida guida del Dipartimento, vera e propria rete del sangue, era rimasto fino al 2016, anno del suo pensionamento. Appassionato di nautica era socio del Rotary di Falconara, del quale era stato presidente nel 95/96. Lascia la moglie Patrizia e le figlie Giulia e Laura. Il funerale sarà celebrato domani, giovedì 11, alle 15 nella chiesa di San Gaspare ad Ancona.  «Per tutti noi - lo ricorda a nome di tutto il Rotary Club di Falconara, il presidente Oscar Simoncelli - era un amico affettuoso, leale, buono nel profondo, sempre disponibile a darti una mano sia professionalmente che dal punto di vista umano con la sua comprensione, il suo affetto sincero, la sua modestia, la sua sensibilità e, perché no, anche la sua ironia sempre buona e simpatica. Per il nostro Rotary, un vero punto di riferimento. Mancherà a tutti».

L'azienda Ospedali Riuniti ha già fatto sapere che il laboratorio sierovirologico e di biologia molecolare sarà intitolato a suo nome. «Era il risultato della sua ultima fatica – fa sapere il direttore generale Michele Caporossi - Questo laboratorio è una assoluta eccellenza europea con sempre nuovi esami, nuove procedure e tecnologie innovative a tutela della salute del donatore e del paziente. In tanti anni di appassionato e proficuo lavoro Piani è riuscito a realizzare quello che i più scettici, in una Regione “al plurale” valutavano come una chimera: una rete solidale che unisce in un’organizzazione integrata tutti i servizi trasfusionali del territorio e coordina l’azione benemerita e insostituibile dei volontari del dono del sangue attraverso l’Avis. I localismi e i particolarismi furono gradualmente sconfitti anche grazie alla indiscussa leadership espressa dall’Uomo e dal Professionista Mario Piani. Nessuno lo ricorda mai altezzoso o arrogante. Sempre con un progetto chiaro in testa e con una grande capacità di ascolto».

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