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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Jesi

Morte di Maddalena Urbani, “sconto” di pena in appello per il pusher che torna libero

È stato condannato a quattro anni e sei mesi per omicidio colposo. In primo grado la sentenza era stata di 14 anni

JESI - Quattro anni e sei mesi di condanna per Abdulaziz Rajab, il pusher siriano accusato della morte di Maddalena Urbani, 20 anni, figlia del medico Carlo Urbani, l’infettivologo di fama mondiale che isolò per primo il virus della Sars. È la sentenza arrivata in appello che ha riformulato il giudizio di primo grado quando l’imputato aveva preso 14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale. In secondo grado i giudici hanno riconosciuto l’omicidio colposo. Maddalena era deceduta a causa di una overdose il 27 marzo del 2021. I giudici della Corte di Assise hanno disposto anche il ritorno in libertà per l’uomo. Condannata a tre anni invece Kaoula El Haouzi, amica della Urbani, riformulando per lei l'accusa in omicidio colposo. Parti civili nel procedimento erano la madre e il fratello della vittima. «Anche il processo di secondo grado ha stabilito che Maddalena poteva essere salvata - ha commentato l’avvocato Giorgio Beni, legale della famiglia - se soccorsa tempestivamente. Ha avuto una drammatica agonia durata circa 15 ore ma nessuno ha chiamato il 118».

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